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150° dell'Unità d'Italia: la festa è già finita?

Nota di Allenza per l'Italia dell'Umbria

Riceviamo dal Coordinamento Regionale Umbria di Alleanza Per l'Italia e pubblichiamo.

In questa  simbolica, ma non per questo meno importante, giornata di festeggiamenti voluta soprattutto dal nostro amato Presidente Giorgio Napolitano non abbiamo voluto mescolarci al protagonismo d'immagine che alcune forze partitiche o singoli esponenti politici hanno intrapreso, sia nel gonfiare di tardiva retorica questo avvenimento sia nell' offuscarlo con rocambolesche giustificazioni autonomiste.

Alleanza Per l'Italia, che fin dalla sua nascita ha voluto scolpire nel proprio nome un chiaro obiettivo politico e sociale che ne caratterizza intimamente il proprio DNA, si sente tuttavia, senza troppo fragore, sinceramente vicina a quegli ideali che hanno ispirato i grandi protagonisti della nostra storia risorgimentale e quella moltitudine di genti che senza distinzione ideologica e di territorio hanno lottato sia con dispendio delle proprie risorse economiche che della propria vita per la realizzazione di un'ITALIA UNITA.

Purtroppo nel corso degli anni che sono passati però il teatrino della politica ha aggiunto oltre al classico scenario di contrapposizione  DESTRA - SINISTRA i nuovi scenari NORD - SUD e ITALIANI - IMMIGRATI e molti hanno lavorato per esaltare le differenze e ricreare quelle barriere che in molti speravamo invece ormai di poter considerare distrutte.

Tutto questo allo scopo di fare precipitare in uno stato di apatia le tante coscienze positive che vivono nel nostro Paese, confondendole e distraendole da quella che è la vera barriera alla crescita reale e diffusa del Italia eche caratterizza due categorie di cittadini: coloro che vivono del proprio lavoro come unico frutto delle proprie capacità e del proprio impegno e che sono ogni giorno sempre più marginalizzati  e coloro che invece vivono usufruendo di immeritati privilegi, frutto di amicizie e di servigi svolti ai vari potentati politico ed economici, che in modo oligarchico ancora regnano in questo paese.

È  quindi necessario uscire da questo individualismo sfrenato e dilagante dove ognuno cerca di fare per sé, magari danneggiando anche l'altro...!

Parafrasando a tal proposito la famosa citazione di Massimo d'Azeglio del 1861 "Abbiamo fatto l'Italia ora dobbiamo fare gli Italiani" crediamo  pertanto che ci sia ancora molto lavoro da fare per realizzare concretamente una prospettiva condivisa per un futuro migliore e per il bene di tutti gli italiani.

Auspichiamo quindi che questa Festa e questo Anniversario non siano una delle tante date da aggiungere solo al calendario della storia, ma possa servire a risvegliare le tante energie positive che risiedono in silenzio nei bambini, nei giovani, nelle donne e nelle madri, negli uomini e nei padri e negli anziani di questo Paese.

E così crediamo che il miglior modo per festeggiare il 150° sia considerarlo come il punto di partenza affinché, con una reale partecipazione attiva e sincera di tutte le persone di buona volontà, che si impegnanogiorno per giorno in tutti gli ambiti economico, politico, sociale e nella propria famiglia, si realizzino finalmente quei principi e quegli ideali che hanno ispirato i nostri Padri Risorgimentali e l'Unità d'Italia non debba più sentirsi quotidianamente minacciata dalle attuali contrapposizioni strumentalmente ideologiche di Destra -Sinistra, Nord - Sud, Italiani - Immigrati oda altre che in futuro potranno nascere.

Pubblicato il: 20/03/2011

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