Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Il Coordinamento cittadino ''Orvieto per il Dialogo' scrive a monsignor Marra

La lettera inviata all'amministratore apostolico. "Abbiamo a cuore il futuro della nostra terra, la ricomposizione della ferita della nostra chiesa, la possibilità di camminare insieme religiosi e popolo di Dio, credenti e non credenti, nell'unico interesse comune, il perseguimento della pace, della comunione e della vera conversione del cuore"

Coordinamento cittadino "Orvieto per il Dialogo"

S. E. Rev. ma Mons. Giovanni Marra,

Amministratore apostolico ad nutum Sanctae Sedis,

 

 

Eccellenza Rev.ma,

siamo un Coordinamento di cittadini del territorio orvietano delle più diverse provenienze sociali e culturali, collegati fraternamente dal grave disagio e dalla sofferenza che si è generata nella nostra città e Diocesi  per l'allontanamento  del Vescovo Giovanni Scanavino, per tutti noi vero Padre e Pastore.

Ci rivolgiamo a Lei con un moto di speranza, porgendoLe un saluto di benvenuto, consapevoli del delicato compito che La attende e obbedienti all'invito all'unità e alla comunione che lo stesso nostro Vescovo ci ha ripetutamente rivolto nel suo congedo.

Da mesi i cittadini orvietani e tuderti, insieme ai principali rappresentanti delle Istituzioni locali e a vari personaggi del mondo della cultura e della società civile, hanno cercato di comunicare, con lettere e testimonianze, alla Santa Sede e alle massime autorità ecclesiastiche, l'integrità e il valore di un Vescovo fatto oggetto di oscure accuse, conferendo prima con il Visitatore Apostolico, poi rivolgendo appelli a Cardinali e Vescovi, infine direttamente al Santo Padre. 

La totale assenza di una risposta ha destato nei cittadini e nei fedeli un senso di disorientamento e di impotenza, di fronte a quella che a tutti è sembrata una triste e incomprensibile decisione.

Sappiamo che la realtà della Diocesi di Orvieto-Todi è piuttosto complessa e non sta a noi entrare nelle vicende che hanno portato ad una frattura così forte del clero, ma non possiamo non sottolineare che la società civile e la comunità dei fedeli hanno trovato nel Vescovo Scanavino uno straordinario collante di questo popolo, in nome dell'amore di Cristo che Egli ha manifestato in mezzo a noi. Tutti, dai bambini, ai malati, ai poveri, agli immigrati, ai carcerati, ai lavoratori precari e ai disoccupati, per arrivare agli operatori culturali, alle forze economiche e sociali, hanno trovato nel Vescovo Scanavino un incoraggiamento, un autentico atteggiamento di condivisione e di attenzione.

Padre Giovanni, durante il suo mandato e la sua lunga visita pastorale, ha messo sempre al centro l'annuncio della Parola di Dio, risvegliando in ciascuno di noi la consapevolezza di essere, con le nostre imperfezioni, contemplati nel piano di salvezza e di amore del Padre.

Con questo spirito vogliamo leggere tutte le manifestazioni di solidarietà e di affetto che si sono susseguite in questi giorni e siamo dispiaciuti se da qualcuno sono state interpretate come ulteriore segno di divisione.

Ora, nel tempo della Quaresima, ci sembra che sia giunto il momento della riflessione e dell'ascolto silenzioso, per riuscire a comprendere quale sia la strada per ritrovare l'unità all'interno delle nostre parrocchie e delle nostre comunità, per portare avanti le missioni individuali e collettive che ci sono state affidate.

Infatti ci sembra doveroso sottolineare come la Diocesi di Orvieto-Todi, dopo lunghi anni di tiepidezza, abbia finalmente cominciato a risvegliarsi non solo spiritualmente, ma anche attivamente attraverso un rinnovato e concreto impegno dei laici, dei movimenti ecclesiali nella Chiesa e, in generale, nella presa di coscienza di tutti gli uomini di buona volontà a farsi carico della propria realtà territoriale e sociale, per edificare una nuova civiltà dell'amore.

In questi sette anni l'intensa attività pastorale e l'attenzione ai bisogni della collettività del Vescovo Scanavino hanno messo in moto una serie di importanti iniziative socio-culturali e progetti che meritano di essere portati avanti con attenzione e dedizione, non ultimo quello riguardante la trasformazione del Duomo di Orvieto in Santuario eucaristico, un progetto di rilancio della città, ma anche e soprattutto di fede, alla vigilia dei 750 anni dal Miracolo di Bolsena e dall'istituzione della Festività del Corpus Domini, nel biennio 2013-14.

Il lavoro svolto dal Vescovo insieme alla popolazione è stato il frutto di un dialogo vero e di un confronto costante, ragion per cui formuliamo il desiderio di poter continuare a collaborare con Lei e con chi Le succederà nello stesso spirito costruttivo e partecipativo.

Noi confidiamo, Eccellenza, che vorrà ascoltarci e conoscerci nelle forme e nei tempi che solo Lei potrà decidere, sapendo fin d'ora quanto abbiamo a cuore il futuro della nostra terra, la ricomposizione della ferita della nostra chiesa, la possibilità di camminare insieme religiosi e popolo di Dio, credenti e non credenti, nell'unico interesse comune, il perseguimento della pace, della comunione e della vera conversione del cuore.

Pubblicato il: 20/03/2011

Torna alle notizie...