Scanavino potrà andare a Cascia

ORVIETO - Cascia resterà la destinazione almeno temporanea di padre Giovanni Scanavino. Il vescovo emerito potrà recarsi presso la Comunità dei religiosi agostiniani di Cascia così come era sua intenzione. I ventilati ostacoli che sembravano frapporsi sono stati dissipati, infatti, con la visita che lo stesso Scanavino, mercoledì pomeriggio, ha voluto fare a Roma al Provinciale degli Agostiniani.

Per il vescovo emerito della diocesi di Orvieto Todi, rimosso dal Vaticano lo scorso 5 marzo, Cascia è una realtà familiare, essendo stato priore di quella comunità di religiosi dal 1996 al 2000. Sereno nell'animo, ma anche profondamente amareggiato, Scanavino, che ieri ha celebrato anche un funerale nella chiesa di San Giovanni, se ne andrà oramai a breve da Orvieto con l'abbraccio dei tanti fedeli e non che, in questi giorni, hanno consumato le scale dell'Episcopio per salutarlo. Non altrettanto hanno fatto tanti, forse troppi sacerdoti che dopo la decisione del Vaticano non si sono fatti più vivi con il loro vescovo. Gli ultimi giorni sulla Rupe padre Scanavino li sta trascorrendo pregando, visitando le varie realtà della diocesi e i malati. Per tutti, solo parole di pace e di comunione.

Intanto, l'amministratore apostolico, monsignor Giovanni Marra inviato dal Vaticano per iniziare a curare i mali della Chiesa orvietana e tuderte sta concludendo le sue prime visite ufficiali nella diocesi. Nell'incontro ristretto che mercoledì ha avuto in Duomo con i vicari episcopali, con i canonici del capitolo della Cattedrale e con i parroci e vice parroci del centro storico, altre ad invocare collaborazione nell'opera di ricostruzione dell'unità, ha anche illustrato gli impegni a cui subentrerà nell'agenda del vescovo emerito Scanavino: a partire già dalla festività di San Giuseppe di domani, fino alla Pasqua e alle Cresime.