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Arriva Marra, i primi incontri dell'amministratore apostolico. Scanavino senza casa

L'amministratore apostolico, ieri, ha esortato alla collaborazione per ricostruire l'unità e ha spiegato il compito per il quale è stato inviato dalla Santa Sede: analizzare i problemi della diocesi per indirizzare il Vaticano sulle qualità che dovrà avere il nuovo vescovo. Intanto, altri problemi per Scanavino in cerca di una sede

ORVIETO - Ha esortato alla collaborazione per ricostruire l'unità e ha spiegato il compito per il quale è stato inviato dalla Santa Sede: analizzare i problemi della diocesi per meglio indirizzare il Vaticano sulle qualità che dovrà avere il nuovo vescovo. La prima giornata ufficiale dell'amministratore apostolico, Giovanni Marra, quella di ieri, è stata scandita da una serie di incontri ufficiali, tutti molto ristretti. Nessuna dichiarazione è stata rilasciata.

Per primo, martedì sera, Marra ha incontrato il vescovo emerito Scanavino. Ieri invece ha avuto prima un incontro con i vicari episcopali, i canonici del capitolo della Cattedrale, i parroci e viceparroci del centro storico, poi ha voluto visitare le opere della carità e il carcere. Il copione si ripeterà oggi a Bolsena e domani a Todi. Soltanto successivamente Marra incontrerà i diaconi e presbiteri della diocesi.

L'amministratore apostolico, vescovo emerito e membro della Congregazione per i vescovi, ha invocato la collaborazione di tutti e ha spiegato che durante la sua breve permanenza, qualche mese a quanto pare, è chiamato a stilare una relazione che aiuti il Vaticano ad individuare, sostanzialmente, lo "specialista" migliore per i mali di cui soffre la diocesi. Una sorta di "identikit" detto molto banalmente che sarà tratteggiato ascoltando tutti, anche se poi le scelte restano in capo all'amministratore stesso. Amministratore che avrebbe anche confermato, notizia circolata in questi giorni sui quotidiani nazionali, che la vicenda Scanavino sarebbe stata valutata direttamente dal Pontefice.

Martedì sera, appena arrivato, invece Marra ha incontrato il suo predecessore, padre Giovanni Scanavino. Un incontro a quattr'occhi, dopo i fax e lettere con cui ultimamente Roma ha comunicato con l'ex vescovo. Marra non riferisce del colloquio, lo fa invece Scanavino. "E' una persona deliziosa che merita tutta la nostra fiducia. Desidera conoscere la nostra realtà per aiutarci a crescere come chiesa, nella verità e nell'unità. Non è venuto per condannare o per opporsi al vescovo, ma per riconoscere tutto il bene e correggere gli eventuali errori. Non si sente chirurgo per tagliare, ma medico per curare e offrire qualche pasticca efficace" ha detto Scanavino esortando la comunità "ad aiutarlo, senza troppi rimpianti". Ma ad aver bisogno di "aiuto" non sembra solo Marra. Le difficoltà, infatti, per l'amato vescovo emerito della diocesi non sono finite. Padre Scanavino, come noto, aveva deciso di ritirarsi a Cascia, per qualche tempo in attesa di decidere la sua destinazione. Ora però, salta fuori che per lui sarebbero chiuse tanto le porte del santuario umbro, quanto quelle della comunità agostiniana di Pavia. Al punto che per capirne le ragioni e per avere lumi su dove potrà andare a questo punto, nella giornata di ieri l'ex vescovo ha voluto recarsi di persona a Roma dal Provinciale degli Agostiniani. Sia a Cascia che a Pavia padre Scanavino ha ricoperto incarichi negli anni passati. Presso la Comunità agostiniana di Pavia è stato prima maestro del professorio, dal 1967 al 1977, e poi dal 1977 al 1983 priore. Così come priore è stato a Cascia dal 1996 al 2000.

Pubblicato il: 17/03/2011

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