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Annessi agricoli. Sindaci ed amministratori dell'Orvietano a sostegno della proposta di legge regionale

E' stata presentata dai consiglieri Smacchi, Galanello e Barberini. Il paesaggio orvietano emblematico della necessità di regole coerenti

Gli amministratori, i sindaci dei comuni di Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Città della Pieve, Fabro, Ficulle, Monteleone di Orvieto, Montegabbione, Parrano sostengono e condividono la proposta di modifica della legge regionale n°. 11/2005 riguardante la Pianificazione Urbanistica Comunale, presentata dai consiglieri Smacchi, Galanello e Barberini.


"Tale iniziativa-sostengono gli amministratori- rappresenta una seria opportunità di discussione, approfondimento, sulla qualità paesaggistica, architettonica, del nostro territorio alla luce di ciò che emerge in relazione ai manufatti precari presenti soprattutto in area agricola. La tematica è reale, attuale con dati abbastanza omogenei in tutta la Regione, basti guardare le risultanze dell'Agenzia del Territorio relative ai fabbricati non dichiarati, che sono stati comunicati ai cittadini. Posto che esiste una questione di interesse generale molto sentita dalla nostra comunità che, ricordo, vive in un "paesaggio agricolo" molto caratterizzato, e spesso fortemente connotato all'interno di un ambiente rurale, pertanto è giusto e legittimo che chi ha responsabilità di governo si occupi della materia".


"Nessuno chiede speciali sanatorie-continuano i sindaci- peraltro impossibili, nessuno chiede di riaprire discorsi sui condoni che l'Umbria ha già respinto e rispedito al mittente, ma si chiede non solo di assumerci la consapevolezza di una problematica, ma di ricercare soluzioni rispettose del paesaggio, insomma moderni strumenti che possano rappresentare reali opportunità di riqualificazione del territorio, del "cuore verde" dell'Italia".


La proposta è chiara , generale, senza ipocrisie , una base di partenza apprezzata dalla popolazione che è cosciente dello sforzo che tutti dobbiamo fare affinchè il nostro paesaggio sia e continui ad essere la nostra forza, il fulcro ed il valore aggiunto di un rinnovato sviluppo socio e culturale.


Governare un territorio, pianificare l'urbanistica significa anche affrontare le criticità, realizzare un decoro urbano, extraurbano, ambientale, rispettando e sostenendo chi non abbandona i terreni, "la ruralità",i boschi, chi contribuisce ad una economia diciamo di "supporto" ad una comunità sempre più in sofferenza sociale ed economica.


Non possiamo perdere questa opportunità da realizzare attraverso la modifica di una legge e nel contempo redigendo un regolamento attuativo con criteri, modalità, condizioni dentro le quali non ci sia spazio alcuno per interpretazioni fantasiose di nuove possibilità edificatorie e/o di edificazioni di inadeguata qualità,indecorose per l'ambiente e scollegate con il contesto socio-territoriale.


La discussione è aperta, i Comuni chiedono di essere coinvolti attivamente al processo di costruzione di una modifica legislativa,accanto ai cittadini che lo richiedono, ben consapevoli che la nostra Regione molte volte è stata all'avanguardia e "ispiratrice" di altri importanti norme e disposizioni legislative prese poi a riferimento da altre realtà

Pubblicato il: 17/03/2011

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