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Il Comune non acquisterà più l'ex ospedale in piazza Duomo

L'affare lo farà la Regione a quanto pare, dal momento che ci sarebbero concrete manifestazioni di interesse per ristrutturare l'ex Santa Maria della Stella e trasformarlo, effettivamente, in un grande albergo

foto di copertina
ORVIETO - Le trattative per l'acquisto erano in stato avanzato, almeno così si diceva fino ad un paio di anni fa, e non più tardi del gennaio scorso il sindaco in persona ribadiva: "l'ex ospedale costituisce una opportunità che il Comune deve acquisire e sfruttare in tempo reale. Se si riuscisse a fare finalmente un albergo eccezionale nel centro storico sarebbe l'ottimo". All'improvviso però il Comune avrebbe deciso che farà a meno del prestigioso immobile che si affaccia su piazza Duomo. Non proprio all'improvviso: giusto il tempo, a quanto pare, di verificare che acquisire l'immobile dalla Regione, per rivenderlo e farci un grande albergo, non sarebbe un'operazione giuridicamente consentita. Un po' come se il Comune si mettesse a fare l'immobiliarista. Di qui il disimpegno dell'amministrazione comunale. E poi, con le finanze sull'orlo del dissesto, il Comune dove avrebbe trovato i 6,5 milioni di cui parlano le stime dell'immobile? Immobile tra l'altro il cui valore commerciale, secondo alcuni sarebbe anche superiore. E pensare che l'ex ospedale, non di proprietà del Comune né all'epoca né oggi, era già stato inserito dalla giunta Mocio nel bando per la riqualificazione della ex caserma Piave. Ma questa è una storia a parte. La storia di oggi racconta che con il Comune che non comprerà più l'immobile, l'affare lo farà la Regione a quanto pare, dal momento che ci sarebbero concrete manifestazioni di interesse per ristrutturare l'ex Santa Maria della Stella e trasformarlo, effettivamente, in un grande albergo. Ad Orvieto, dovrebbero arrivate comunque i benefici di tale operazione, non solo per la rivitalizzazione di un pezzo di città in assoluto tra i più prestigiosi se non il più prestigioso, ma anche perché le risorse derivanti dalla vendita dell'immobile dovrebbero essere reimpiegate per la sanità orvietana. Un po' come dovrebbe accadere per la vendita di palazzo Nicosia, l'immobile romano lasciato dalla contessa Piccolomini, con il vincolo di utilizzarlo per l'assistenza ai lungo degenti. Della vendita si sono perse le tracce. Anche se, sia sull'ex ospedale Santa Maria della Stella che sull'immobile romano ,aveva annunciato novità a breve il direttore generale della Asl, Vincenzo Panella nel corso della presentazione, lo scorso 3 marzo, dell'ambulatorio di reumatologia pediatrica diretto dalla dottoressa Elisabetta Cortis da poco attivato.

Pubblicato il: 16/03/2011

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