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La Finanza sequestra cosmetici pericolosi

Trecentocinquanta confezioni sequestrate in questi giorni ad Orvieto dagli espositori di una profumeria. Si tratterebbe di cosmetici che, afferma la Guardia di Finanza di Terni, "potrebbero contenere elevate percentuali di metalli pesanti: le analisi tossicologiche avrebbero dimostrato la presenza di nichel, cobalto e simili in grado potenzialmente di arrecare danni alla salute"

ORVIETO - Smalto, fondotinta ombretti: sono in tutto trecentocinquanta le confezioni di cosmetici pericolosi che la Guardia di Finanza ha sequestrato anche ad Orvieto, nell'ambito dell'operazione che si è conclusa la scorsa settimana e che, su ordine della procura della Repubblica di Savona, ha portato al sequestro in Umbria di circa 400mila confezioni di cosmetici, quasi tutti cinesi. La stragrande maggioranza della merce, 320mila confezioni, sono state sequestrate presso un'azienda specializzata del settore nel Tiferante, distributrice a livello nazionale. Altre 80mila confezioni circa sono già state individuate negli scaffali degli esercizi commerciali di tutta Italia dai vari reparti delle fiamme gialle. È il caso delle trecentocinquanta confezioni sequestrate in questi giorni ad Orvieto dagli espositori di una profumeria. Come per il resto dei prodotti, si tratterebbe di cosmetici che, afferma la Guardia di Finanza di Terni, "potrebbero contenere elevate percentuali di metalli pesanti: le analisi tossicologiche avrebbero dimostrato la presenza di nichel, cobalto e simili in grado potenzialmente di arrecare danni alla salute provocando lesioni cutanee dermatiti e simili". I prodotti, come avviene spesso in questi casi, venivano venduti ad un prezzo medio di circa 1 - 1,50 euro. Prezzi stracciati, insomma, con grave danno per la salute, se le analisi verranno confermate anche per la merce a cui sono stati messi i sigilli. Il sequestro preventivo è stato disposto, infatti, dalla Procura della Repubblica di Savona dopo le analisi chimico-tossicologiche dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Liguria (Arpal), effettuate su vari campioni di rossetti, fondotinta, smalti, correttori, matite per labbra o per occhi, ciprie ed ombretti, reperiti dai finanzieri savonesi in alcuni negozi gestiti soprattutto da cittadini cinesi, che li vendevano, come detto, a prezzi altamente concorrenziali. Le verifiche stanno andando avanti in tutta Italia, con controlli capillari sulla rete di distribuzione dell'azienda tifernate. Al momento nell'ambito dell'indagine risulta indagato il solo amministratore delegato dell'azienda che si occupa dell'importazione dei prodotti dal Paese Asiatico.

Pubblicato il: 16/03/2011

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