Avviato il procedimento per l'istituzione del vincolo ambientale a tutela dei calanchi

ORVIETO - Avviato il procedimento per l'istituzione del vincolo ambientale a tutela dei calanchi. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Umbria ha dato tecnicamente il via alla procedura per la dichiarazione di interesse culturale dell'area lo scorso 2 marzo, riunendo il comitato regionale di coordinamento e affrontando le prime valutazioni preliminari. La pratica riguarda parte del secondo e il terzo calanco rispetto agli attuali in coltivazione presso l'area Le Crete dall'omonimo impianto, di proprietà di Sao Acea. A questo proposito si è già registrato un momento di tensione tra Soprintendenza e gestore della discarica, culminato nella giornata di ieri. La pratica, notificata alle parti interessate, avrebbe incluso, infatti, anche particelle già in coltivazione. Una "gaffe" che è stata superata nel giro di qualche ora, non senza momenti di tensione. Con l'assessore regionale all'Ambiente Silvano Rometti che avrebbe convocato d'urgenza la Soprintendenza e con Sao Acea che avrebbe minacciato la serrata e il blocco forzato dei conferimenti. L'impasse si è chiusa con alcuni chiarimenti nei quali la Soprintendenza regionale ha precisato che "si intende autorizzato il conferimento in discarica secondo le pregresse autorizzazioni, con esclusione di ogni intervento previsto nel progetto di ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi di cui sono ancora in corso le procedure di vas e via". Emergenze rientrate, resta la procedura per l'istituzione del vincolo di tutela sui calanchi della valle del Paglia che è stata avviata, per altro, in linea con la volontà della stessa amministrazione comunale che pochi mesi ha approvato all'unanimità una mozione in merito. L'iter durerà circa quattro mesi, al termine dei quali, se non ci saranno intoppi, verrà istituito il vincolo. Da ieri decorre inoltre il termine di 80 giorni per presentare eventuali osservazioni. Il tutto avviene praticamente negli stessi giorni in cui il Comune di Orvieto ha licenziato il documento sulle linee di politica ambientale in cui viene detto un fermo e definitivo no all'ampliamento della discarica con la coltivazione del terzo calanco.