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Orvieto contro BNL. A che serve?

di Massimo Gnagnarini "Davvero una bizzaria tenuto conto che i contratti in capo alla BNL fanno incassare al comune oltre 100.000 di euro all'anno mentre per quello in capo alla RBS si devono sborsare oltre 1.000.000 di euro all'anno..."

foto di copertina

Sarebbe finalmente stata l'attuazione di quanto scritto sul programma elettorale se non fosse che

con delibera N. 18 del 2/3/2011 il Comune ha deciso di far causa alla BNL ma non alla RBS.

Davvero una bizzaria tenuto conto che i contratti in capo alla BNL fanno incassare al comune oltre 100.000 di euro all'anno mentre per quello in capo alla RBS si devono sborsare oltre 1.000.000 di euro all'anno.

La tabella riporta la situazione a tutto il 2010 e non ha bisogno di essere commentata.

STRUMENTI DI FINANZA DERIVATA DEL COMUNE DI ORVIETO

N.

Data d'inizio

Data scadenza

Contratto

Valore residuo

 Flussi differenziali

2010

Mark to Market

 2010

 

 

 

 

 

 

 

1

31/12/03

30/06/32

BNL 203020

1.516.971,51

8.124,68

12.059,40

2

31/12/03

30/06/31

BNL 183674

2.385.158,58

11.405,81

22.623,06

3

30/06/05

31/12/34

BNL 1503969

5.554.581,62

88.475,00

419.000,00

4

30/06/05

31/12/20

BNL PURPLE COLLAR 1507551

Operazioni neutre in termini di flussi differenziali.

5

16/05/03

31/12/22

BNL IRS I/O 164521

Non producono alcun effetto in quanto composte da coppie

6

31/12/05

31/12/30

BNL CAP PARZIALE SPR 1530020

di derivati nelle quali una è di segno uguale e contario all'altra.

7

31/12/06

31/12/31

BNL IRS DOUB FIX (FLT/FXT) 1577944

Si tratta dei contratti (4-8), (5 -9),6-10) e (7-11).

8

30/06/07

31/12/20

RBS IRS1000813.4A ( Mirror del N°4)

I mirror furono stipulati nel 2007 con la RBS per neutralizzare

9

30/06/07

31/12/22

RBS IRS1000817.3A ( Mirror del N°5)

i precedenti contratti in essere con BNL e i loro rispettivi

10

30/06/07

31/12/30

RBS IRS1000820.4A ( Mirror del N°6)

valori negativi di market to market incamerati

11

30/06/07

31/12/31

RBS IRS1000824.2A ( Mirror del N°7)

nel nuovo e famigerato swap collar di RBS

12

29/06/07

31/12/31

RBS IRS1000826.3A ( NUOVO)

30.186.716,04

-1.006.207,19

-5.964.619,60

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora delle due l'una. O siamo di fronte a un'occasionale quanto abnorme svista compiuta dalla giunta comunale che si dà la zappa sui  piedi oppure la decisione cela altri risvolti, ipotizzerò poi quali, collegati alla trattativa in corso con la Royal Bank of Scotland per la "conciliazione" in bonis del famigerato swap collar che la stessa rifilò al comune nel dicembre 2007.

- In primo luogo siccome le considerazioni e le ragioni poste a supporto del ricorso contro la BNL valgono e sono applicabili, e a maggior ragione per il maggior danno causato, nei confronti di RBS appare omissivo,  omissivo forse anche come atto d'ufficio specularmente dovuto, non aver contestualmente rivolto l'azione giudiziaria anche nei confronti della banca inglese.
- In secondo luogo qualora il comune vincesse la causa e i contratti della BNL fossero annullati si produrrebbe un probabile danno erariale costituito dalla cessazione degli introiti al comune derivanti dai contratti medesimi attivi.
- Il fatto che verrebbero ad essere annullati anche i contratti della BNL  nr. 4-5-6 e 7 (vedi tabella) che presentano valori negativi non avrebbe alcun rilievo per il Comune in quanto essi sono già stati resi finanziariamente neutri dai contratti mirror della RBS nr. 8-9-10 e 11  stipulati sempre nel dicembre 2007.
In altre parole gli unici a trarre vantaggio da un'azione vittoriosa del comune contro la BNL sarebbero proprio i banchieri inglesi che si troverebbero così liberati dall'onere di bilanciare e quindi di pagare varie centinaia di migliaia di euro all'anno dei loro contratti mirror su BNL.
Insomma una causa giudiziaria di cui il comune di Orvieto si accollerebbe i rischi e le spese ad  apparente vantaggio soltanto di RBS.

Fin qui le considerazioni  in merito alla delibera di giunta nr. 18 del 2/3/2011.
Ma, forse, c'è di più e qui si entra nel campo delle ipotesi che si possono fare circa i risvolti e i collegamenti di questa deliberazione rispetto all'altra questione della trattativa in corso con RBS per la "conciliazione" del famigerato swap collar da 1 mln di euro di perdite all'anno.
Non sfuggirà la constatazione che una volta liberata RBS dagli oneri derivanti dai propri mirror su BNL essa possa attenuare le pretese per una chiusura anticipata del suo swap collar ad un prezzo inferiore del mark to market oggi pari ad oltre 5 mln e magari acconsentire a una rateazione a lunga scadenza del più basso prezzo di estinzione con il risultato che il comune invece di iscrivere in bilancio 1 mln all'anno di flussi negativi iscriverebbe (solo) 100/200 milaeuro di rata per 20/30 anni. Indubbiamente una manovra che facilita la quadratura del bilancio.

Geniale ? No, solo illegale. Vediamo perché :

1) Il quadro legislativo vigente in materia di finanza derivata degli enti locali vieta qualunque operazione di assunzione o rinegoziazione dei contratti. L'estinzione a mezzo di conciliazione è consentita a particolari condizioni e resta il divieto di ulteriore indebitamento  dell'ente a fronte di un risparmio che,  in questo caso, sarebbe  calcolato sul valore aleatorio del market to market che è suscettibile di modificarsi nel tempo.
2) Nel caso di Orvieto poi, pendente un giudizio della Procura della Corte dei Conti per danno erariale nei confronti degli amministratori e dei dirigenti che stipularono i contratti, la estinzione o conciliazione dei contratti a titolo oneroso procurerebbe un ulteriore danno erariale derivante dall'uso di soldi pubblici per pagare obbligazioni che potrebbero rivelarsi in capo alla responsabilità personale degli amministratori.
Si veda il caso concreto occorso solo due settimane fa all'amministrazione comunale di Terni in carica rinviata a giudizio per danno erariale non per aver sottoscritto nuovi contratti ma per aver chiuso con 500.000 euro uno swap sottoscritto dalla precedente amministrazione e che presentava un valore negativo attuale di 800.000 euro e sul quale, però,  pendeva il giudizio della Corte.

Non da ultimo occorre considerare che nel caso di Orvieto tutte le operazioni di finanza derivata sono state finora illegittimamente condotte unicamente attraverso decisioni di Giunta, mentre, come più volte ribadito  dalla Corte dei Conti e più in generale dalle norme vigenti, anche l'eventuale conciliazione deve essere deliberata dal Consiglio comunale finora rimasto fuori da ogni responsabilità. Mi sembra abbastanza improbabile che su questo terreno così insidioso e già compromesso sotto il profilo giudiziario si possa esprimere una maggioranza composta da membri che, ancor prima dei patti politici sottoscritti,  dovranno individualmente  considerare, sotto il profilo del buon padre di famiglia ,  i rischi economici che farebbero correre a se stessi e ai propri cari.
Buona fortuna.

Pubblicato il: 12/03/2011

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