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PD. 'Le contraddizioni di Còncina'

"Egli non ha detto che in quasi due anni di amministrazione ha raddoppiato il deficit ereditato dalla precedente gestione..."

Riceviamo dal gruppo consiliare del PD di Orvieto e pubblichiamo.

A fronte delle ottimistiche affermazioni del sindaco Antonio Concina sul prossimo bilancio di previsione, come  sempre caratterizzate dalla sua personale capacità comunicativa ma  prive di riscontri oggettivi e pericolosamente omissive di elementi  significativi, noi riteniamo doveroso puntualizzare alcuni aspetti.

Egli non ha detto che in quasi due anni di amministrazione ha raddoppiato il deficit ereditato dalla precedente gestione.
Non ha commentato le martellanti dichiarazioni del consigliere Olimpieri, tra i maggiori esponenti di quella destra nella quale egli si riconosce. Le uniche argomentazioni usate dal suo fido consigliere  a sostegno dell'attività amministrativa, vale  a dire il risparmio di 4 milioni di euro, sono state ampiamente sconfessate e si è dimostrato che non sono veritiere e che sono il risultato di spese largamente sottostimate.
Non ha fatto alcun cenno alla delibera della Corte dei Conti del mese scorso con la quale si muovono al Sindaco numerosi rilievi sulla congruità della sua gestione e su opportuni comportamenti, tra i quali l'assenza di rappresentanti del Comune all'adunanza della Corte per gli
approfondimenti istruttori su particolari aspetti della gestione finanziaria, che, proprio in mancanza di contraddittorio, non agevola i tempi di risoluzione dei problemi.
Sconfessato anche dal suo ex assessore Cristina Calcagni per aver omesso di riferire su una parte delle spese, il sindaco si avvia alla fase più delicata della vita amministrativa, la redazione del bilancio di previsione, contando su un asset che potrebbe rivelarsi solo una fiduciosa attesa.

In questo caso peraltro è Concina a sconfessare se stesso: punta sulla vendita della caserma Piave che nel suo programma elettorale egli escludeva categoricamente.

Riteniamo che le contraddizioni e le incoerenze del sindaco siano giunte al redde rationem.

 

Pubblicato il: 11/03/2011

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