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A CASTEL VISCARDO al Piccolo Teatro delle Fontane l'associazione 'Il filo di Eloisa' presenta il volume di storie biografiche 'Vite da raccontare'

Domenica 13 marzo alle ore 18. Tra le biografie un ritratto tra storia e leggenda di Madonna Antonia Ranieri, feudataria di Castel Viscardo  

Domenica 13 marzo alle ore 18, per la rassegna di eventi organizzata dal gruppo "Opere e progetti" al Centro delle Terrecotte di Castel Viscardo, l'associazione femminile "Il filo di Eloisa - associazione culturale Eloisa Manciati" di Orvieto presenta "Vite da raccontare - Donne significative nell'esperienza e nella vita di altre donne", il volume di storie biografiche scaturito dal secondo concorso nazionale dell'associazione, che riguardava appunto la biografia femminile.

Pubblicato nel settembre 2010 con le edizioni LietoColle, il libro si compone di 18 racconti biografici selezionati tra le autrici che hanno partecipato al concorso da tutta Italia: dall'Umbria alla Sardegna, dal Trentino alla Toscana, alla Lombardia, a Veneto, Romagna, Lazio, Campania. Storie che tracciano un significativo spaccato di esperienze intime e di memoria storica che va dal Medioevo, al Nazismo, alla Resistenza, al mondo contemporaneo. Contiene inoltre le introduzioni della presidente dell'associazione, Ornella Cioni, e della presidente della giuria del concorso, Lucia Motti, autrice di ricerche e pubblicazioni di storia delle donne e responsabile dell'Archivio storico delle donne della Fondazione Istituto Gramsci. In appendice due ricordi biografici su Eloisa Manciati tracciati da Elvira Federici e Ornella Cioni.

Tra i 18 racconti biografici selezionati, la giuria ha inteso segnalare, per le loro particolari caratteristiche, quattro lavori: Il seme di Patricia di Olivia Casagrande, La sedia di Nettie di Barbara Rosenberg, Noi di Mara Luigia Alunni e Madonna Antonia tra storia e leggenda di Alba Stella Paioletti. Racconto biografico, quest'ultimo, che appunto tra storia e leggenda ci consegna un  interessante ritratto della colta e libera moglie di Ser Bonifacio Ranieri, castellana di Castel Viscardo e, rimasta vedova del marito, erede a tutti gli effetti del feudo e del castello di Guiscardo.

Durante l'incontro, oltre ad approfondire i temi del libro e le finalità dell'associazione "Il filo di Eloisa", verranno letti brani tratti dalle biografie tracciate dalle diciotto autrici, scelti e riuniti secondo criteri di valorizzazione dei punti di forza del pensare e dell'agire delle donne: resistenza, libertà femminile, genealogia, trasmissione, identità, eredità. Un particolare risalto sarà dedicato alla figura di Madonna Antonia Ranieri.

"Il testo biografico, quando a raccontare è una donna che narra di una sua simile - sottolinea Ornella Cioni - crea una dinamica ricca e importante fra due soggetti femminili, l'uno che interpreta e l'altro che è interpretato; e una dinamica non meno significativa con chi legge, che si trova ad avere come oggetto di riflessione non solo una vita, ma anche la concezione politica che l'interprete fornisce di sé e dell'altra, delineando un'idea di femminile che si raddoppia e si moltiplica". E Lucia Motti, mettendo in guardia su come il rischio del rispecchiamento possa portare a volte lontano da una vera e propria narrazione storica, ha d'altro canto sottolineato come queste storie di "donne-formica" - donne comuni, nella maggioranza dei casi non assurte ad alcuna celebrità - spesso svalutate dalla storiografia ufficiale, ci restituiscano invece un vissuto quotidiano importante e diffuso, essenziale per ricostruire non solo una storia di genere, ma le coordinate di vita sociale in cui, per uomini e donne, si saldano eventi, ruoli, affetti, conflitti, epoche.

L'associazione culturale "Il filo di Eloisa" è nata a Orvieto per ricordare e continuare l'operato di Eloisa Manciati, intellettuale orvietana scomparsa prematuramente nel giugno 2006 che, nei suoi ruoli di lavoro presso l'Ufficio Cultura e la Biblioteca del Comune di Orvieto e per sua personale passione, si è adoperata per diffondere la conoscenza del meglio del pensiero e della pratica politica femminile degli ultimi trenta anni. Prodigandosi con generosa competenza, a partire dal pensiero della differenza sessuale ha fatto dono alla sua città e non solo di teorie, libri e persone - soprattutto donne - di raro insostituibile spessore, trasmettendo a generazioni diverse la consapevole necessità di un preciso ordine simbolico femminile.

L'associazione nata in suo nome ha come scopo di diffondere, valorizzare e approfondire il pensiero e la pratica politica delle donne; ricostruire la memoria della figura e dell'operato di Eloisa Manciati in campo culturale, sociale e politico; conservare, gestire e arricchire il patrimonio librario a lei appartenuto per creare occasioni di incontro e di studio; organizzare eventi dedicati alla trasmissione del pensiero e della pratica politica delle donne; istituire un concorso biennale sui temi e le finalità promosse dall'associazione, come quello da cui è nata questa pubblicazione.

Pubblicato il: 10/03/2011

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