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Lettera aperta al Sindaco di Castelgiorgio in vista del Consiglio comunale aperto di giovedì 10 marzo

di Armando Borghi "Le infrastrutture energetiche sono un investimento di lungo periodo . Come tali una qualunque visione deve anche (realisticamente, senza perdere le buone occasioni che ciò implica) prescindere dagli incentivi di settore, funzionali agli investimenti ma anche a speculazioni selva..."

Gentile Sindaco,

in vista dell'assemblea pubblica di domani 10 marzo 2011, sottopongo questo mio contributo .

Una politica dell'energia è prerequisito indispensabile per il rilancio di questo territorio. La disponibilità di energia (meglio ancora se a costi vantaggiosi) è funzionale all'efficienza in termini di performance economica di un sistema, qualunque siano le sue dimensioni.

Questo comprensorio è caratterizzato da una bassa densità di popolazione e da insediamenti abitativi abbastanza dispersi su un territorio esteso.

Le infrastrutture energetiche sono un investimento di lungo periodo . Come tali una qualunque visione deve anche (realisticamente, senza perdere le buone occasioni che ciò implica) prescindere dagli incentivi di settore, funzionali agli investimenti ma anche a speculazioni selvagge. Le caratteristiche ambientali/paesaggistiche di assoluto pregio devono essere un vincolo preciso e ben regolato da un punto di vista legislativo. La Regione dovrà fare bene la sua parte in merito. Conseguentemente anche il ruolo delle comunità deve essere anch'esso ben definito,all'interno di un trasparente rapporto di condivisione di scelte che impattano la vita di tutti.

La svolta epocale che viviamo sta ridisegnando i modelli di sviluppo . L'evoluzione tecnologica ci darà fortunatamente una mano. L'era delle "smart grid" è dietro l'angolo (il 2020 è la scadenza a livello UE per l'ammodernamento della rete di distribuzione dell'energia elettrica gestita da tale tecnologia) . La smart grid è stata ribattezzata "Internet dell'Energia". Se Internet è,senza dubbio,democrazia reale nella forma più compiuta che abbia mai sperimentato il genere umano,la smart grid può esserlo. Invece di uno (o pochi) operatori ogni microterritorio si può fare la sua smart grid . Sarà poi compito degli stati nazionali/sopranazionali mettere insieme questi piccoli produttori per soddisfare  i fabbisogni globali .

Ergo : questa può essere la strada da seguire nel nostro ambito territoriale.

Secondo me bisogna creare delle microaziende dell'energia  fortemente legate al territorio. Ovviamente parlo di energie rinnovabili,del tutto sufficienti a coprire i fabbisogni residenziali/aziendali del territorio come pure,con il minimo surplus energetico,dare il loro contributo complessivo al raggiungimento degli obiettivi di produzione dettati dal governo centrale. Energie rinnovabili significa tutto lo spettro delle possibilità offerte,non necessariamente solo fotovoltaico,secondo me molto meno competitivo di altre opzioni (v. costo per unità di energia prodotta verso spazio consumato).

Nell'immediato si può pensare a soddisfare solo le esigenze residenziali,utilizzando l'infrastruttura del gestore .

Il ruolo della politica deve essere quello di rendere possibile tale operazione . Sinteticamente:do ut des  & win-win (risparmiare al gestore degli investimenti,facendolo diventare partner per quello che riguarda i chilowattora in eccesso) . Un comune di 2500 abitanti,grosso modo,ha bisogno di  1 Megawatt elettrico.

Finché durano gli incentivi sono da non perdere . Un primo passo potrebbe essere questo . La creazione di una piccola utility con costi operativi minimi, può andare in tale direzione .

Piccolo avvertimento: tale utility deve poter andare con le proprie gambe. L'energia è una commodity quindi, per definizione, a buon mercato. I margini di profitto non enormi,diversi da zero,sono da nutrire con una gestione molto attenta.  Quindi, qualunque sia il tipo di ragione sociale (in ogni caso con l'obbligo minimo del pareggio di bilancio) deve essere economicamente sostenibile: la politica è avvertita .

A corredo allego  i rimandi a miei precedenti articoli .

Cordialità

 

Pubblicato il: 09/03/2011

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