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Alla ricerca dei responsabili

Caccia a chi ha alimentato la divisione e che ha tramato contro il vescovo. Intanto l'ammnistratore apostolico ha fatto capolino ad Orvieto. Giusto il tempo di un breve incontro con il vicario generale, monsignor Carlo Franzoni, per ritornare subito a Roma...

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ORVIETO - Se l'allontanamento dell'ex vescovo, nelle intenzioni del Vaticano, deve essere l'inizio della cura contro il "cancro" delle spaccature in seno alla diocesi di Orvieto Todi, i primi giorni del post Scanavino sono stati invece i giorni delle accuse e del risentimento, della caccia ai "responsabili". Di quanti hanno "tramato" determinando la decisione largamente impopolare di trasferire padre Giovanni, di "farlo fuori" come titola lo stesso Secolo XIX nell'intervista riservata lunedì all'ex presule. In questo clima, l'amministratore apostolico Giovanni Marra nominato dal Vaticano per fare da "traghettatore" fino all'assegnazione del nuovo vescovo si è già affacciato sulla Rupe. Giusto il tempo di un breve incontro con il vicario generale, monsignor Carlo Franzoni, per ritornare subito a Roma dove dal 2007 è membro della Congregazione dei vescovi. Il disbrigo di alcuni impegni pendenti e poi il vescovo emerito dell'arcidiocesi di Messina dovrebbe prendere effettivo possesso dell'incarico ad Orvieto. Entro un paio di settimane, a quanto pare. Si susseguono già i timori dentro la Curia che l'amministratore apostolico possa essere condizionato in un senso o in un altro. Occhi puntati dunque sul suo "esordio". Intanto, il sindaco Toni Concina che ripone ancora qualche speranza in un ripensamento del Vaticano ha scatenato un'autentica controffensiva mediatica. Dopo l'intervista sul Corriere della Sera di domenica scorsa in cui definiva "mal fatta" l'istruttoria del Vaticano, ieri la sua lettera a Benedetto XVI era pubblicata su Il Foglio.

Pubblicato il: 09/03/2011

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