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Pendolari orvietani ignorati dalla Regione

di Comitato pendolari Roma-Firenze Grazie alle inutili precedenze i pendolari trascorrono due giorni all'anno ad Orte

Al peggio non c'è mai limite. Questo i pendolari lo sanno bene. E ad Orvieto, terra di frontiera anche per le ferrovie, questa massima ha una ancora più profonda verità. Non solo i treni sono pochi, di dubbia sicurezza e LENTI, ma esiste anche l'assurda beffa di un treno regionale che parte da Orvieto alle 5.54 di mattina e che ad Orte viene fermato per....dare la precedenza ad un altro Regionale! Il treno di Orvieto quindi, nonostante potrebbe ripartire immediatamente da Orte senza aspettare il treno proveniente da Terni, viene lasciato a bagnomaria dalle 6.29 fino ad oltre le 6.40, magari in attesa dell'altro treno che spesso è in ritardo. Non basta quindi tutto il tempo che i pendolari trascorrono in treno, ma, grazie alle attese inutili, quasi due giorni all'anno vengono persi dai pendolari alla stazione di Orte!

La denuncia di una tale assurdità era stata già fatta nei mesi scorsi, sia dal Comitato pendolari Roma-Firenze sia da singoli viaggiatori e la risposta data dal responsabile regionale di Trenitalia, Ing. Imperatrice, è stata vaga e di certo non soddisfacente. Imperatrice parlava di traccia congrua per i treni, senza motivare in modo chiaro e convincente questa scelta che giudichiamo estremamente grave e penalizzante per la linea Orvieto-Roma.

Ci sentiamo come al solito utenti di serie B che tuttavia contribuiscono come tutti gli altri a pagare tasse e tariffe. 

La Regione Umbria infatti non si è certo dimenticata di applicare gli aumenti regionali previsti dal contratto di servizio. In pochi mesi l'aumento è stato del 10% a fronte di un sevizio sempre più penalizzante e insoddisfacente. I pendolari, attendono una parola anche dall'assessore ai trasporti umbro Rometti che dovrebbe chiarire la vicenda e rispondere anche ai suoi concittadini di frontiera.

 

Pubblicato il: 08/03/2011

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