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Oltre cinquecento fiaccole per testimoniare la vicinanza al vescovo Giovanni Scanavino



Stamattina, a Spagliagrano, il nostro vescovo annuncerà la decisione del Papa. C'erano, chi idealmente chi fisicamente, anche i sindaci di tutto l'Orvietano e di Bolsena che ieri hanno voluto esprimere parole di stima per Scanavino, rivolgendo anche un appello in extremis alla Santa Sede. 
Questa sera , alle 21, il vescovo ha invitato tutti, "fedeli e uomini di buona volontà", ad un incontro di preghiera in Duomo

Fiaccolata per il vescovo Scanavino - LE FOTO

ORVIETO -  Un mare ondeggiante di oltre cinquecento fiaccole per testimoniare la vicinanza al vescovo Giovanni Scanavino. C'era tutto il popolo di "padre Giovanni", fedeli e non, ieri sera, alla fiaccolata a sostegno del vescovo della diocesi di Orvieto - Todi che oggi a Spagliagrano annuncerà la decisione del Vaticano sulle sue sorti. C'erano, chi idealmente chi fisicamente, anche i sindaci di tutto l'Orvietano e di Bolsena che ieri hanno voluto esprimere parole di stima per Scanavino, rivolgendo anche un appello in extremis alla Santa Sede, per ripensare l'eventuale - ma ormai data praticamente per certa - decisione di rimozione del presule. In mattinata una delegazione del Comune di Orvieto - in testa il sindaco Toni Concina - si era anche spinta a Roma in visita al Nunzio apostolico. La fiaccolata cui hanno preso parte anhche alcuni sacerdoti e una rappresentanza dei carcerati di via Roma si è snodata in quattro tappe, tra canti e letture di pensieri rivolti a padre Giovanni.

A piazza del Duomo è stato di nuovo dispiegato lo striscione "padre Giovanni ti amiamo e siamo con te" già esibito in Duomo la sera in cui, il 26 dicembre scorso, il vescovo ha festeggiato i suoi sette anni alla guida della diocesi. Ma la sorpresa più grande è stata la presenza del presule stesso al termine della fiaccolata che si è conclusa sotto l'episcopio. Tra canti, abbracci e preghiere, padre Giovanni si è mostrato sereno e gioioso come sempre. "La Chiesa per la maggior parte è fatta di persone. E io non me ne vado per le persone" ha detto tra le altre cose Scanavino, col sorriso sulle labbra e commosso quanto basta, ringraziando la folla che per un'ora non ha smesso di abbracciarlo e di baciarlo. Insomma, nessun dubbio orami sulle sorti del vescovo.

Nessun dubbio sul fatto che tutti gli appelli, le lettere e le petizioni (quella on line su petizionepubblica.it conta circa ottocento firmatari) di questi giorni, non abbiamo sortito alcun effetto. La decisione del trasferimento è orami presa e oggi sarà ufficiale a tutti gli effetti. Alle 11 padre Giovanni Scanavino nella Casa diocesana di Spagliagrano incontrerà prima il Clero e i diaconi nella Cappella e poi alle 11,30 nella sala conferenze i giornalisti. Per questa sera stessa, poi, alle 21 il vescovo ha invitato tutti, "fedeli e uomini di buona volontà", ad un incontro di preghiera in Duomo, ad Orvieto, che sarà da lui presieduto. Insomma, tutto pronto per quello che è a tutti gli effetti un addio.

Da giorni ormai, non solo si dà per certo il trasferimento del presule piemontese, in mezzo allo sconforto di tanti fedeli e simpatizzanti, ma tra le tonache sono iniziate le preoccupazioni per il dopo. Addirittura si vocifera già di un successore umbro per Scanavino. Oggi, in ogni caso, sarà il giorno della verità, almeno di quella del Vaticano: in pratica il risultato della visita apostolica dello scorso anno che si è poi fatalmente intrecciata anche con la triste vicenda del diacono Luca Seidita, morto suicida l'ultimo giorno di novembre, a ventotto anni, dopo che gli era stato negato il sacerdozio.

Pubblicato il: 05/03/2011

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