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Scanavino. 'Si può ricominciare nulla è impossibile a Dio'

Il vescovo invita tutti, "fedeli e uomini di buona volontà", ad un incontro di preghiera che si svolgerà sabato prossimo, 5 marzo, alle 21 in Duomo. " E' necessario riunirci in un grande corale appello a Dio Padre, per elevare a lui ardenti preghiere e suppliche

ORVIETO - "Si può ricominciare nulla è impossibile a Dio": torna a parlare con i toni diretti ed affettuosi per cui tutti lo conoscono (e tanti lo amano) padre Giovanni Scanavino. Lo fa riprendendo proprio il titolo della sua ultima lettera pastorale, per invitare tutti, "fedeli e uomini di buona volontà", ad un incontro di preghiera che si svolgerà sabato prossimo, 5 marzo, alle 21 in Duomo. In quella stessa data come noto, ma in mattinata Scanavino ufficializzerà le decisioni del Vaticano. "Riuniamoci con rinnovata fede intorno a questa Parola di vita - esorta il vescovo invitando tutta la diocesi a quello che sembra a tutti gli effetti il suo appuntamento d'addio - "Nulla è impossibile a Dio". Con questo non intendo cambiare il corso della volontà di Dio - dice il vescovo - ma chiedere con umiltà e fiducioso abbandono nella misericordia di Dio, che "il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la sua volontà, nella giustizia e nella pace, e la sua Chiesa si dedichi con serena fiducia al suo servizio" afferma citando l'Ufficio delle Letture.

"Le varie iniziative di solidarietà con il vostro vescovo mi hanno manifestato il vostro affetto e la vostra vicinanza - dice stavolta il vescovo - Ma, oltre ciò soprattutto è necessario riunirci in un grande corale appello a Dio Padre, per elevare a lui ardenti preghiere e suppliche. È necessario essere e agire in comunione, in quella stessa fede nello Spirito Santo, che ho cercato di testimoniarvi in questi sette anni di guida pastorale della nostra Chiesa che il Signore mi ha affidato, certi che, per la sua divina potenza di amore, ora si può ricominciare. Sì, figlioli cari, dobbiamo rivolgerci a Dio Padre, sicuri della sua presenza operante nella nostra vita, perché ora, nell'oggi di questa Chiesa, si rinnovi in ciascuno di noi e nell'insieme, la vita del Figlio suo Gesù, per il sì di Maria. Credo fermamente che il grande Pastore delle nostre anime, Gesù Cristo, porterà a compimento le sue promesse in questo Popolo di Dio, che è in Orvieto - Todi, ma ciò sarà a seconda della nostra fede e fiducia in lui, e quindi della nostra risposta concreta ai suggerimenti del suo Spirito". È l'ennesimo dono di Scanavino che di fronte ad un trasferimento orami sempre più certo invita a pregare non per sé, ma per unire la comunità.

E che il trasferimento del presule sia sempre più certo lo ha confermato anche ieri la sedia vuota lasciata da monsignor Marco Nunzi al seminario sul turismo in cui il prelato avrebbe dovuto parlare dei "Progetti della diocesi per 2013 - 2014".

(in alto il vescovo Scanavino dipinto della chiesa di Ospedaletto, dove il pittore Mihail Ivanov ha rappresentato la rupe di Orvieto, il Duomo i diaconi e il Vescovo)

Pubblicato il: 03/03/2011

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