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Resta ad Orvieto Antar Lombardo

Lombardo, per il quale era pronto il trasferimento nella sezione minorati fisici del carcere di Secondigliano, rimarrà dietro le sbarre di via Roma, fino all'espletamento di alcuni accertamenti preliminari all'incidente probatorio e dunque alla perizia psichiatrica

ORVIETO - Resta ad Orvieto, almeno per il momento, Antar Lombardo, l'omicida reo confesso che domenica 20 febbraio ha ucciso la madre, Annamaria Valobra, sessantotto anni, con una decina di martellate alla testa. Lombardo, per il quale era pronto il trasferimento nella sezione minorati fisici del carcere di Secondigliano, rimarrà dietro le sbarre di via Roma, fino all'espletamento di alcuni accertamenti preliminari all'incidente probatorio e dunque alla perizia psichiatrica.

Per la difesa sarebbe cruciale adesso verificare una serie di circostanze, racconti che il trentasettenne avrebbe fatto e che devono essere riscontrati in quanto ritenuti importanti per fissarne la personalità. L'avvocato Andrea Solini che lo difende aveva già parlato in altra occasione di "problemi della personalità" che si sarebbero manifestati anche in passato, prima dell'orribile delitto per cui il trentasettenne si trova adesso in carcere. Non è dato sapere di più. E nessuno si sbilancia anche per la necessità di verificare l'attendibilità dei alcuni racconti fatti dall'uomo. Per tutti questi motivi Lombardo resta ad Orvieto. Vi resta anche per le particolari condizioni fisiche, in realtà, che, a detta del legale, richiederebbero un'assistenza costante. Una volta accertato il quadro psicologico dell'uomo, in ogni caso, non ci dovrebbe volere molto per arrivare al giudizio in tribunale davanti ai magistrati. Le carte dell'accusa d'altro canto sono chiare e l'omicida ha confessato il delitto. Antar Lombardo dovrà rispondere di omicidio volontario pluriaggravato. Aggravato dalla premeditazione e dallo stretto legame di sangue con la vittima.

Pubblicato il: 02/03/2011

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