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A Bruxelles Orvieto Cittaslow protagonista

Lunedì 28 febbraio al seminario organizzato da Consiglio d'Europa e Commissione europea. Tra gli altri, presentato anche il Progetto "Piedibus"

di ufficio stampa Cittaslow

Il Consiglio d'Europa in partnership con la Commissione Europea organizza questa importante conferenza-seminario a Bruxelles, durante la quale verrà presentato un nuovo documento di orientamento per i governi europei relativo alla "responsabilità" come presa di coscienza da parte cittadini dei propri destini democratici, della qualità del vivere in Europa,  oggi e nel futuro.
In un momento epocale di cambiamenti politico-sociali, economici e culturali molto spinti, la sfida planetaria si fa più serrata: in gioco c'è lo stesso destino del pianeta, nonché le conquiste di coesione sociale e autogoverno che le democrazie hanno saputo darsi.  L'Europa tutta guarda al proprio futuro facendo tesoro delle proprie esperienze e della propria decennale storia democratica. Si riparte dal "popolo", dal cittadino che in ogni democrazia compiuta deve e dovrà sempre più essere sovrano. Le popolazioni europee hanno acquisito abilità democratiche nella lotta per l'uguaglianza, la dignità umana, la protezione di beni comuni e il riconoscimento di bisogni fondamentali. La conoscenza e le eredità culturali diverse favoriscono uno spirito critico e imprenditoriale che è alla base dell'innovazione istituzionale, della sperimentazione sociale e dell'iniziativa economica. Le istituzioni in Europa, al centro come sul territorio, i Comuni e le realtà regionali, hanno sviluppato un fondo d'esperienza che deve essere valorizzato e tramandato alle generazioni successive.
Ora una nuova CARTA DELLA RESPONSABILITA' SOCIALE CONDIVISA traccia dopo due anni di lavoro le linee guida che dovranno essere recepite dagli organi politici del Consiglio d'Europa, dalla Commissione europea, dal Parlamento europeo, dal Consiglio europeo, dal Comitato europeo economico e sociale e dal Comitato delle regioni. La Carta sarà presentata inoltre a tutti i parlamenti dei stati membri e alle organizzazioni internazionali.
<< La domanda è: Come si combattono le nuove e vecchie povertà in Europa, la precarizzazione progressiva del lavoro, l'erosione di fiducia nelle istituzioni, nel mercato, nel futuro?  I temi su cui abbiamo dibattuto all'interno del Gruppo di lavoro al Consiglio d'Europa - spiega Pier Giorgio Oliveti, direttore di Cittaslow International che ha sede al Palazzo del Gusto di Orvieto -  sono quelli della "cittadinanza democratica", dello Stato sociale governato dallo stato di diritto, dell'autogoverno locale, del dialogo sociale, delle partnership e delle strategie per risolvere conflitti tramite modi politici e nonviolenti. Argomenti più che mai di attualità, visto cosa sta succedendo nei paesi occidentali e oggi in Nord Africa e in tutto il mondo araboSono particolarmente orgoglioso che dall'Umbria e in particolare da Orvieto, attraverso il grande progetto Cittaslow, sia potuto arrivare un contributo concreto alla discussione di tematiche tanto complesse e delicate per il futuro delle nostre comunità e dei nostri figli >>.
Le Cittaslow sono state ufficialmente inserite dal Consiglio d'Europa come partner tecnico portando i casi di studio più interessanti, da tutte le 110 Cittaslow di 14 stati europei ed altre 34 da  7 paesi extraeuropei, Stati Uniti e Corea del Sud compresi. << C'è  bisogno urgente di limitare l'incertezza sul futuro, e di creare una consapevolezza rinnovata di responsabilità pubbliche e private, - prosegue Oliveti - attraverso la promozione del principio di responsabilità sociale condivisa per canalizzare conoscenza e risorse verso interessi individuali e collettivi, forti e deboli, e verso obiettivi condivisi  all'interno di uno scambio intergenerazionale. Nel nostro paese nonostante tutto siamo più "fortunati" che in altri perché abbiamo i Comuni come prima forte cellula  originaria delle comunità locali. Sono proprio i Comuni che all'interno di un quadro più generale di riferimento normativo ed istituzionale (Provincia, Regione, Governo Nazionale, Governo Europeo), possono in qualche modo tornare alle origini e coltivare meglio tutte quelle forme di democrazia dal basso che richiedono responsabilità, condivisione, giustizia sociale. Numerosi sono gli esempi nella rete delle Cittaslow italiane ed europee, i cosiddetti "case history", dai grandi progetti di sistema condivisi dal basso ai piccoli progetti con semplici azioni quotidiane che migliorano la qualità della vita, rispettano la bio diversità delle culture e dei diversi ambienti  dell'abitare >>.
Oltre 600 partecipanti, autorità locali pubbliche, ricercatori, studenti, imprese non profit, organizzazioni della società civile, ecc., da 41 paesi, saranno presenti a Bruxelles lunedì e martedì prossimi. Cittaslow International sarà presente con numerosi Sindaci ed esponenti alcuni dei quali sono speakers ufficiali all'interno di tre Seminari tematici:
Gian Luca Marconi - Cittaslow Presidente, Sindaco Castelnovo ne' Monti  - I
Pier Giorgio Oliveti - Cittaslow Direttore - Orvieto  I
Andrea Mearns - Cittaslow Vice - presidente, Sindaco  Mold - UK
Arnoud Rodenburg - Cittaslow vice - presidente, Sindaco Midden-Delfland - NL
Krzysztof Skalski - Cittaslow Rete Polacca - PL
Raul Daoli - Cittaslow Sindaco Novellara - I
Sabine Storme - Cittaslow Silly representative - B
Tunç Soyer - Cittaslow Sindaco Seferihisar - TR
Valter Bertani - Cittaslow Vicesindaco Abbiategrasso - I
In anteprima presentiamo di seguito alcuni contenuti della CARTA.
In attesa di avere la versione definitiva del DOCUMENTO che verrà presentata a Bruxelles la settimana prossima, e che andrà ad "informare" la programmazione delle politiche economiche e sociali europee attualmente in discussione per il periodo 2013-2020, accenniamo qui una sentesi delle raccomandazioni previste dalla Carta:
I Governi degli Stati europei
b. facilitino processi di innovazione e apprendimento collettivo per promuovere comportamenti in armonia con i quadri di riferimento europei nel campo dei diritti fondamentali, democrazia e la gestione di beni comuni;
c. promuovano una nuova condivisione di responsabilità sociali che rifletta le capacità di tutti gli stakeholders(=gli attori interessati, cittadini, amministratori, imprenditori, soggetti economici e sociali);
d. incoraggino e legittimino nuove forme di deliberazione, per ridurre ineguaglianze di potere e formulare le scelte di autogoverno tramite la condivisione e lo scambi di idee
e. promuovano e legittimino nuove strutture di governance coinvolgendo gli stakeholders, i vari livelli di responsabilità e i diversi settori della società, al fine di esprirere politiche comprensive degli interessi di tutti, in un ottica trans generazionale;
f. rinnovino i criteri di valutazione di iniziative per fornire agli interessati un modo di verificare a) la coerenza tra decisioni e adempimento e b) la qualità dei risultati;
g. assicurino che i processi d'apprendimento, le forme di partecipazione, le strutture di governance e i criteri di valutazione traggano vantaggio dalla conoscenza e dai contributi di tutti gli stakeholders, in accordo con le loro abilità, i ruoli e  le risorse, prestando ascolto particolarmente ai più deboli e che soffrono per le conseguenze negative di scelte altrui;
h. riconoscano e sostengano attivamente il ruolo essenziale svolto dagli stakeholders locali, quartieri, città, paesi, cantoni e regioni nel costruire un'Europa di responsabilità sociali condivise, particolarmente nelle aree più svantaggiate;
i. si assicurino che la Carta sia distribuita su vasta scala tra istituzioni, autorità, imprese (comprese quelle dell'economia sociale e solidale), le organizzazioni della società civile (comprese quelle che producono beni e servizi), i sindacati, le fondazioni, le organizzazioni professionali, i media, i social networks e i cittadini in genere;
j. facilitino la padronanza e l'adempimento dei contenuti dello Carta attraverso un Comitato per la Promozione delle Responsabilità Sociali Condivise, incaricato di promuovere il suo adempimento.

IL "PIEDIBUS"  DI ORVIETO VERRA' PRESENTATO A BRUXELLES
Tra le diverse esperienze nazionali e regionali maturate all'interno delle Cittaslow,  verrà portata a Bruxelles anche la positiva esperienza del Pedibus-Strade di Casa, un progetto di trasporto casa-scuola-casa che  è stato promosso dal Comune di Orvieto-Ass.to Politiche Sociali,Viabilità e Trasporti, dall'ASL 4 di Terni-Orvieto,  dall'Ufficio della Cittadinanza, dalla Scuola Primaria "L.Barzini" di Orvieto, dall'Associazione "La Città di Tutti" e da Cittaslow , con il contributo di molti genitori e volontari.  E' una sorta di "bus virtuale" con tanto di orari prestabiliti, fermate, "autisti"; tutti i bambini e gli operatori guide volontarie sono dotati di appositi giubbetti colorati che li contraddistinguono nell'itinerario di andata e di ritorno. Lì'organizzazione del servizio è su base volontaria. << Abbiamo voluto accendere i riflettori - riferisce il direttore di Cittaslow International e del Palazzo del Gusto, Pier Giorgio Oliveti, - su questo progetto, già adottato e applicato all'interno di molte Cittaslow, apparentemente dimensionalmente poco rilevante ma in realtà esemplificativo di un nuovo approccio ai problemi e alla loro risoluzione condivisa in una città di piccole-medie dimensioni com'è Orvieto. E' questa sicuramente un'azione positiva e virtuosa multisettoriale, proposta dalla amministrazione e dai soggetti locali e portata avanti dai cittadini volontari che si sono auto organizzati secondo i più avanzati criteri di "responsabilità sociale condivisa" >>. Evidenti fin dalle prime settimane sperimentali i concreti  risvolti positivi nel campo della riduzione di CO2  e del traffico in ora di punta, della salute dei bambini che aumentano le occasioni di moto, delle esperienze di socializzazione, sia tra studenti sia tra genitori, di rapporto città-bambini, ecc. .  Oliveti porterà come caso di studio al Seminario di Bruxelles  un video appositamente girato a cura di Cittaslow International  sul  "Piedibus" di Orvieto con alcune immagini degli itinerari pedestri e due  interviste tradotte in lingua inglese, una  con l'Assessore e Vicesindaco Massimo Rosmini e con una delle tre coordinatrici dei percorsi,  Arancione, Giallo e Rosso, che rispettivamente da Piazza Cahen,  Piazza San Domenico e San Giovenale, conducono alle Scuole Primarie in Piazza Marconi.

Pubblicato il: 28/02/2011

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