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In cinque ore mille200 firme per padre Giovanni

E' stata una mobilitazione senza precedenti. L'appello sarà consegnato oggi stesso al Papa. La mobilitazione non si ferma qui. Per domani sera alle 21 è prevista una fiaccolata in piazza Duomo
Scanavino. Autonome ed irresponsabili le iniziative dei fedeli

foto di copertina



ORVIETO - Forse non muoverà le decisioni del Vaticano, ma di certo quella che da venerdì si è scatenata sulla Rupe, in favore del vescovo della diocesi di Orvieto Todi padre Giovanni Scanavino e contro il suo quasi certo allontanamento dall'incarico, è una mobilitazione senza precedenti. Sono 1200 le firme raccolte in poco più di cinque ore, tra venerdì sera e sabato mattina, per aderire all'appello che oggi stesso sarà consegnato nelle mani del Santo Padre. Un fiume ininterrotto di gente, la più disparata, ha assediato il gazebo allestito venerdì sera dalle 19 alle 20,30 e sabato mattina dalle 9 alle 13 alla Torre del Moro, per dare il proprio sostegno al presule spontaneamente, senza bisogno di essere fermata, informata o incoraggiata. Da ieri la petizione è anche on line qui. L'elenco dei firmatari - circa 200 alle 18 di ieri - si aggiorna di minuto in minuto.

"Crediamo che sarebbe un grave errore allontanarlo dalla diocesi - è detto in un passaggio centrale del documento indirizzato a papa Benedetto XVI - un desolante trionfo della "banalità del male" di fronte alla lenta, paziente, ostinata azione per la persistenza del buono e del bello. Chiediamo a papa Benedetto XVI di voler riconsiderare, qualora già presa, la decisione di allontanare il vescovo Scanavino dalla diocesi di Orvieto - Todi".

La mobilitazione non si ferma qui. Per domani sera alle 21 è prevista una fiaccolata in piazza Duomo. Da tutte queste iniziative - e non poteva essere diversamente - ha preso le distanze nella tarda mattinata di ieri lo stesso vescovo, fuori città. Lo ha fatto tramite una breve dichiarazione diramata dall'ufficio stampa della diocesi: "nel ribadire che sabato 5 marzo alle 11,30, presso la Casa diocesana di Spagliagrano di Todi, renderò pubblica la decisione assunta dal Santo Padre Benedetto XVI in relazione all'appello rivoltogli - è scandito nella nota - esprimo totale dissenso da iniziative assunte autonomamente e irresponsabilmente da fedeli di Orvieto - Todi ed esorto ancora una volta all'obbedienza al Santo Padre  e alla comunione, ricordando come questa sia il primo bene della Chiesa, come Sant'Agostino più volte ci ha detto".

Foto di Piero Piscini

Pubblicato il: 27/02/2011

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