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Movente del delitto Valobra. C'è l'ipotesi del gioco

Il trentasettenne, secondo gli investigatori, sarebbe stato un assiduo dei videopoker e frequenti sarebbero stati i dissidi con la madre proprio per le richieste di denaro

ORVIETO - Sembrano ormai virare decisamente verso la pista del gioco le indagini che i carabinieri di Orvieto stanno conducendo a caccia del reale movente del delitto Valobra. Antar Lombardo, reo confesso, i cui arresti sono stati convalidati ieri mattina, avrebbe ucciso a martellate la madre nel sonno perché avrebbe avuto bisogno di soldi. Il trentasettenne, secondo gli investigatori, sarebbe stato un assiduo dei videopoker e frequenti sarebbero stati i dissidi con la madre proprio per le richieste di denaro. Il movente della pietà, sostenuto dall'uomo in virtù di una presunta malattia della donna, sembra sempre più fragile specie dopo l'autopsia, anche se i risultati definitivi non saranno disponibili prima di una quindicina di giorni.

Lombardo, intanto, che è nel carcere di via Roma da lunedì scorso è "provato". Così riferisce l'avvocato difensore, Andrea Solini, dopo la convalida. Il legale sembra sempre più propenso a chiedere la perizia psichiatrica in virtù delle "problematiche della personalità del soggetto - afferma - evidenti da prima del delitto". Solini scorge nell'omicida reo confesso una "situazione patologica" tale da interrogarsi sulla "capacità di intendere e di volere" di Lombardo al momento dell'uccisione della madre e sulla "capacità stessa del soggetto di sostenere un processo". Intanto non sono stati ancora fissati i funerali della donna, in assenza del via libera del magistrato sulla salma.

Pubblicato il: 25/02/2011

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