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Il papa ha deciso le sorti del nostro vescovo monsignor Giovanni Scanavino

La decisione è giunta questa settimana dal Nunzio Apostolico, ma la consegna del silenzio durerà ancora fino a sabato prossimo, 5 marzo. Le indiscrezioni però volgono al nero. La sola indiscrezione di una sua possibile "dipartita" sta già scatenando in città una serie di reazioni, in vista di eventuali iniziative a sostegno  E se gli orvietani scrivessero una lettera al Papa per Scanavino?

foto di copertina

ORVIETO - La decisione è giunta questa settimana dal Nunzio Apostolico, ma la consegna del silenzio durerà ancora fino a sabato prossimo, 5 marzo. Le indiscrezioni però volgono al nero: il vescovo Giovanni Scanavino sembra destinato a lasciare la diocesi. Sarebbe questa la decisione adottata dal Vaticano, in relazione ai fatti che hanno avuto come tragico apice il suicidio del diacono Luca Seidita, a dicembre scorso.  Si tratta, come detto, di indiscrezioni, che per rigore non sarebbero dovute neanche filtrare, pertanto vanno soppesate come tali.

 

Non sarebbe esclusa, infatti, anche una seconda "soluzione", ovvero che il presule possa essere affiancato da un vescovo ausiliare. Le ipotesi e le indiscrezioni sono cominciate a circolare da ieri pomeriggio, dopo che in mattinata si era svolto il ritiro mensile del clero presso la casa diocesana di Spagliagrano. Dopo la recita dell'Ora Media, il commento alla Lettura Breve e l'Adorazione e la meditazione dettata da monsignor Cancian, vescovo di Città di Castello, padre Giovanni Scanavino nella seconda parte della mattinata ha invitato il clero della diocesi ad un incontro che si terrà, appunto, sabato 5 marzo alle 11, sempre presso la casa diocesana di Spagliagrano. Nel corso dell'incontro verrà  resa pubblica la decisione adottata dal Santo Padre in relazione all'appello da lui rivolto direttamente a papa Benedetto XVI.

 

La vicenda, come noto, è legata soprattutto all'ordinazione del diacono Luca Seidita avvenuta nel dicembre del 2009, nonostante le osservazioni fatte pervenire dal Vaticano - Seidita a quanto pare era stato mandato via da due seminari perché incostante negli studi - e poi è culminata alla fine dello scorso anno con il "no" della Santa Sede all'ordinazione sacerdotale del diacono che era stata già fissata. Il vescovo naturalmente ha obbedito, senza poter evitare però le tragiche conseguenze dell'alt imposto dal Vaticano: il suicidio di Seidita. La triste vicenda si interseca poi con il clima di divisioni interne alla curia orvietana che il presule, soprattutto in questi ultimi tempi, sta cercando di ricucire.

 

Monsignor Giovanni Scanavino è stato nominato vescovo di Orvieto - Todi l'8 novembre 2003 e nell'anno appena trascorso in un clima di affetto straordinario ha festeggiato il settennale della sua consacrazione episcopale. In questi ultimi mesi difficili, padre Giovanni Scanavino è stato raggiunto da centinaia di manifestazioni di sostegno, stima gratitudine ed affetto, pubblicamente e privatamente. Al punto che la sola indiscrezione di una sua possibile "dipartita" sta già scatenando in città una serie di reazioni, in vista di eventuali iniziative.   

 

Pubblicato il: 25/02/2011

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