Azienda orvietana coinvolta in indagini su ipotesi di frode in commercio

ORVIETO - Sarebbe ipotizzata la frode in commercio e la contraffazione nell'ambito di una vasta indagine condotta dalla polizia della seconda sezione della Squadra Mobile della Questura di Roma che sta coinvolgendo anche un'azienda orvietana. Gli agenti romani della Mobile in collaborazione con i colleghi orvietani del commissariato, ieri mattina hanno eseguito alcune perquisizioni presso l'azienda locale e presso l'abitazione privata dei titolari. Un'altra perquisizione è stata eseguita a Roma negli uffici della sede legale dell'azienda. Sotto sequestro sarebbe finita una partita di vino il cui imbottigliamento sarebbe risultato irregolare. Le bottiglie, secondo quanto si apprende da fonti legali, erano pronte per essere messe sul mercato. Il problema, stando alle poche informazioni che trapelano, sarebbe nell'etichettatura delle bottiglie destinate all'esportazione. Si tratterebbe in ogni caso di un'indagine che sarebbe condotta su vasta scala, relativamente a presunte violazioni delle finanziarie sulle esportazioni. I reati che sarebbero ipotizzati andrebbero dalla contraffazione alla frode comunitaria. Sono attesi, tuttavia, ulteriori sviluppi.