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Ha ucciso con decine di martellate in più punti del cranio. Ipotesi di premeditazione

Antar Lombardo si sarebbe accanito in maniera ossessiva sul corpo della madre, ripetendo quel macabro gesto per un numero imprecisato di volte. Emerge dall'autopsia che non ha trovato tracce di malattie allo stadio terminale. Alle ricerca del movente. Per lui l'imputazione è omicidio volontario pluriaggravato.
Antar Lombardo cercava lavoro come cassiere

(Ste.Tom.) - ORVIETO - Decine di martellate in più punti del cranio. Antar Lombardo si sarebbe accanito in maniera ossessiva sul corpo della madre, ripetendo quel macabro gesto per un numero imprecisato di volte. Ma comunque, tantissime. Sono i primi elementi che emergerebbero dall'autopsia eseguita nella tarda mattinata di ieri dal medico legale Fabio Suadoni, incaricato dal tribunale di Orvieto, per far luce sull'omicidio di Anna Maria Valobra, 68 anni di Baschi, delitto per il quale da lunedì pomeriggio si trova dietro le sbarre il figlio 37enne della donna, reo confesso.

 

Per lui l'imputazione è omicidio volontario pluriaggravato, per la premeditazione e per il rapporto di sangue strettissimo tra vittima e carnefice. Una posizione che rischia di aggravarsi ulteriormente, se possibile, se dovesse cadere, come un ennesimo "alibi", anche il movente addotto dall'uomo, ovvero la pietà per una presunta grave ed avanzata malattia della Valobra. Per il momento, una cosa è certa: dall'autopsia non sarebbe emersa traccia di malattie allo stadio terminale. Il resto lo diranno gli esami istologici che saranno disponibili in una ventina di giorni. In ogni caso per la procura non è un delitto d'impeto.

 

Quando i carabinieri, sabato notte, hanno intercettato Lombardo in viale Primo Maggio, l'uomo sarebbe stato pronto per darsi alla fuga: aveva le valigie già pronte e caricate in macchina e poco prima di mettere fine all'esistenza della madre avrebbe chiamato alcuni parenti e amici per chiedere ospitalità. Senza considerare che Lombardo, senza liquidità, è stato trovato in possesso delle carte di credito della madre. Un particolare questo che gli inquirenti, a caccia del vero movente del delitto, non stanno affatto trascurando. Si allunga l'ombra del disperato bisogno di denaro sui motivi che potrebbero aver armato la mano dell'uomo. Gli investigatori la stanno vagliando insieme all'altra pista quella del rapporto complicato tra i due (legato forse anche alla forte personalità della donna). L'obiettivo sarebbe quello di verificare l'esistenza di debiti magari accumulati per colpa di qualche vizio: gioco o droga o altro. Ma sono al momento solo ipotesi.

 

Tra le versioni strampalate fornite ai carabinieri (le chiavi di casa che diceva di aver perso le avrebbe avute in tasca) e i depistaggi messi in atto (avrebbe finto una rapina nel bilocale), c'è anche uno dei tanti alibi, smentito dalle telecamere a circuito chiuso, secondo il quale fino alle 2 Lombardo sarebbe stato in un bar di Orvieto scalo che è anche centro scommesse. "Al bar c'è stato ma non si è fermato fino a tardi" afferma uno dei titolari che a proposito del gioco, è piuttosto netto: "A volte giocava - dice - ma piccolissime somme, insomma non un giocatore incallito. Almeno non qui".

 

Pubblicato il: 23/02/2011

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