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BASCHI. DRAMMA DELLE FOIBE, IL SINDACO AL FIANCO DEI NEGAZIONISTI

Nota di CasaPound a proposito della mancata presenza del sindaco Bernardini alla manifestazione del 10 febbraio e sulla posizione del Comitato antifascista orvietano

Riceviamo da Federico Ranieri - responsabile stampa CasaPound Umbria. e pubblichiamo.

"Un atto disgustoso, che ben esprime la sua pochezza politica e sociale di fronte ad un dramma, quello delle Foibe, che dovrebbe appartenere alla memoria di tutti". Lo afferma un comunicato di CasaPound Italia Baschi, riferendosi alla partecipazione del sindaco e dell'Amministrazione comunale all'assemblea cittadina dal titolo: "Operazione Foibe. Il giorno del ricordo a senso unico e dei rigurgiti neofascisti".

Mirko Bernardini, responsabile di Cpi Baschi, afferma: "Non solo il sindaco del comune di Baschi non ha partecipato al corteo del 10 febbraio per il giorno del ricordo, un corteo regolarmente autorizzato dallo stesso comune, tenutosi in occasione di una ricorrenza istituzionalizzata dallo stato, in memoria di un dramma riconosciuto a livello nazionale; non solo non ha ritenuto necessario rilasciare nessuna dichiarazione in merito ai volantinaggi negazionisti effettuati nelle città di Orvieto e Terni, con volantini che giustificano la pulizia etnica ad opera dei partigiani Titini che ha causato la morte di quasi 20mila persone e l'esodo di altre 350mila, ma partecipa pure ad una conferenza tenuta a Baschi, autorizzata dalla sua stessa Amministrazione comunale, avente lo scopo di ribadire i concetti già espressi con i volantini, ovvero che il dramma delle Foibe altro non è che una menzogna fascista. Oltretutto, una conferenza organizzata da comitati 'cittadini' orvietani, con il solo scopo di diffondere informazioni non veritiere atte a screditare politicamente gli organizzatori e i partecipanti del corteo stesso; lo testimonia il fatto che si è cercato di impedire l'ingresso a persone che non la pensano come loro, per evitare evidentemente quel confronto che avrebbe messo in discussione il senso dell'evento".

"Il permettere che una conferenza del genere possa essere svolta è una cosa vergognosa - afferma Andrea Nulli, coordinatore regionale di CasaPound Italia -. Si è di fatto data l'autorizzazione al revisionismo storico più becero, ad uno squallido negazionismo; si è dato il via libera al gettare fango sulle vittime di un martirio, su chi è stato ed è ancora oggi esule in terra propria, su chi ha il diritto ed il dovere morale ed istituzionale di celebrarli ricordandoli. Che siano proprio le istituzioni a farlo, che invece dovrebbero impedirlo o quantomeno dissociarsi, è penoso; il Partito Democratico, dando il proprio patrocinio all'evento per poi far rimuovere frettolosamente il simbolo dal volantino, ed il sindaco di Baschi con l'Amministrazione al completo, si sono apertamente schierati dalla parte di chi non vuole che si ricordi tutta la storia, dalla parte di chi, proprio in questi giorni, danneggia i monumenti ai Martiri delle Foibe di tutta Italia, dalla parte dei carnefici, dalla parte di chi vuole dividere e creare tensione, anziché il contrario. In fondo però, da parte chi non riesce a tenere unita nemmeno la propria amministrazione comunale, non ci si poteva aspettare altro".   

Pubblicato il: 20/02/2011

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