Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

13 febbraio 2011. Una buona giornata

di Maria Rita Paggio, responsabile Camera del Lavoro di Orvieto Una giornata di partecipazione e mobilitazione delle donne"normali"  che fanno camminare  questo Paese

13 febbraio 2011. Una buona giornata!

Sì, una bella e buona giornata per questo Paese.

Una giornata di partecipazione e mobilitazione delle donne"normali"  che fanno camminare  questo Paese.

"Vogliamo un Paese che rispetti le donne " è stata la rivendicazione di questa giornata:

 non solo per chiedere riconoscimento e dignità al ruolo e alla funzione insostituibile delle donne di questo paese nel lavoro, nella famiglia e in generale nella società perché tutti sanno, ma quasi tutti dimenticano,che se si fermasse o dovesse essere retribuito il lavoro gratuito delle donne,cioè quello di cura, questo paese cadrebbe in ginocchio; non solo per dire che le competenze e i talenti femminili sono un patrimonio fondamentale per far ripartire la crescita e l'occupazione come dimostrano recenti statistiche secondo le quali per ogni 100 donne che entrano nel mercato del lavoro si possono creare fino a 15 posti di lavoro aggiuntivi, non solo per dire che la rappresentazione che viene offerta del corpo delle donne è falsa, come è falsa libertà mercantile quella rappresentata in questi giorni dai comportamenti del presidente del Consiglio, una libertà che si vende e che si compra che produce soprattutto tra le giovani l'adesione ad un unico modello femminile costruito e pensato ad uso e consumo di uomini che vogliono ratificare ancora una volta il proprio potere sulle donne; non solo perché la situazione delle donne italiane  è aggravata dai provvedimenti di questo governo che come primo atto  ha cancellato la legge sulle dimissioni in bianco, usate per licenziare le lavoratrici  incinte, ha approvato la legge sulla procreazione assistita che nega, a chi non ha soldi per recarsi all'estero, di diventare madre, ha varato tagli al welfare  che peseranno soprattutto sulle donne,  non solo perché non è vero che è stata una manifestazione bigotta o moralista, è vero l'esatto contrario  perché tante giovani donne, anche molto belle, hanno rivendicato il diritto di vivere liberamente la propria sessualità  e di essere valutate non per il proprio aspetto ma per le proprie capacità e competenze,  non solo per tutto questo e mille altre ragioni ancora ma, soprattutto, perché  come ha affermato ieri Susanna Camusso "non si pensi di poter cancellare la nostra intelligenza"!

 

 

Pubblicato il: 15/02/2011

Torna alle notizie...