Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Per Orvieto una classe dirigente capace e inattaccabile

di Dante Freddi Chi ha compromisioni con i clamorosi errori amministrativi del passato non può accontentarsi di negare la verità o raccontare che non si è accorto di nulla. Deve almeno contribuire affinché non tornino di nuovo i veri responsabili. Per essere votabili tutti i partiti devono far avanzare una classe dirigente capace e credibile, tirarsi indietro, occuparsi di politica "elevata" per qualche anno, che ce n'è tanto bisogno, o ad Orvieto si presenteranno una decina di liste civiche...

foto di copertina

Il PD è ormai convinto che la maggioranza sia arrivata al capolinea e e tira fuori il costo dei consiglieri delegati come cavallo di battaglia, per la verità un po' bolso. Se infatti è accettabile il ragionamento che "già contano poco gli assessori, figuriamoci i delegati", come denunciato anche da Barberani, non è invece vero che costituiscano un ulteriore costo per il Comune, in quanto sono soltanto rimborsati i datori di lavoro degli assessori "veri". Al di là del ragionamento sui costi della vita amministrativa, complesso e sfaccettato, la constatazione è che il Pd e il centrosinistra hanno ormai intrapreso l'attacco finale a Còncina, senza dubbi e sfumature.
Se Meffi e Frizza non avessero scelto di passare con il centrodestra amministrativo ormai il commissario sarebbe qui. Chi si intende di numeri scrive che siamo nell'impossibilità di approvare il bilancio e che la Giunta è sull'orlo del fallimento. Non so se sia davvero così o se sarà possibile qualche onesto magheggio che convinca ragioniere e revisori dei conti a firmare il documento contabile e la magistratura contabile ad accettare soluzioni traballanti, come è accaduto negli anni passati. So però che la carica positiva dell'esperienza amministrativa di Còncina è ormai esaurita, purtroppo, perché mi costringe a rivedere convinzioni scritte e posizioni assunte. I tempi del Tavolo Orvieto nel futuro, da molti di noi auspicato e sostenuto, sembrano lontanissimi. I partiti non sono stati in grado di gestire la congiuntura delicata e difficile di Orvieto, abituati a contrapposizioni più che a collaborazioni. Ora siamo in campagna elettorale e la sinistra dovrà dimostrare che non è più quella dei tempi di Mocio e il centrodestra non potrà che continuare nella solfa dei debiti ereditati, che però non è riuscita a riparare. Non riesco a comprendere con quale motivazioni, in occasione di una nuova tornata elettorale, i partiti perdenti e i loro dirigenti potranno chiedere la fiducia dei cittadini. Il centrosinistra ha responsabilità innegabili nel disastro finanziario del Comune, ma né Gialletti né Tonelli possono accontentarsi di dire l'uno che per dieci anni non ha visto il bilancio e l'altro che è stato preso per i fondelli da Mocio. Né Frizza può raccontare che lui c'è soltanto da sette anni e Meffi che la colpa è stata delle primarie, che hanno bloccato il processo di risanamento mociano.
Il Pd poi, oltre il pentimento, deve collettivamente convertirsi alla verità dei fatti ed espiare. Chi crede ancora di aver fatto bene nel passato e per orgoglio non si "pente", è pericoloso e deve essere allontanato perché non faccia più danni.

Il centrodestra, dalla sua, non può ipotizzare che gli orvietani siano tanto sprovveduti da credere nel ritornello dei danni della sinistra e della loro capacità di provvedere e riparare. L'esperienza ormai ha svelato in modo inoppugnabile l'inadeguatezza di PdL ed adiacenti.

Per essere votabili tutti i partiti devono far avanzare una classe dirigente capace e credibile, tirarsi indietro, occuparsi di politica "elevata" per qualche anno, che ce n'è tanto bisogno, o ad Orvieto si presenteranno una decina di liste civiche, con il rischio di trovarci daccapo con improvvisazioni e solitarie quanto dannose esperienze. Forse sarà sempre meglio dei soliti personaggi, trapassati anche se pieni di giovanile vigore, ma molto meno di quanto servirebbe alla città ed al territorio.

 Nella foto, la sigla del Patto Orvieto nel futuro. Tanti anni fa, almeno uno.

Pubblicato il: 14/02/2011

Torna alle notizie...