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Orvieto e comprensorio tra Piazza della Repubblica e Palazzo Caravajal per la manifestazione nazionale "Se non ora quando" di domenica 13 febbraio

Orvieto, Piazza della Repubblica ore 15,30. Sarà una manifestazione aperta e partecipativa, durante la quale chiunque potrà portare il proprio contributo positivo e creativo, tenendo presente lo spirito del vademecum della manifestazione...

foto di copertina

Nata in un primo momento per essere portata solo nelle grandi città della Penisola, la mobilitazione di "Se non ora, quando?" che le donne italiane porteranno in piazza domenica 13 febbraio 2011 insieme agli uomini che condividono l'Appello lanciato a livello nazionale, non solo si sta estendendo a ritmo esponenziale anche alle città di provincia e ai centri minori, ma ha varcato abbondantemente i confini nazionali e l'oceano. In contemporanea con tutte le manifestazioni italiane, mobilitazioni di cittadine italiane all'estero e non solo sono previste e si stanno espandendo a ritmo esponenziale, soprattutto attraverso la forza del web e dei social network, nei più impensati angoli del mondo. Tanto per citarne alcuni, si va da Parigi a New York, da Lisbona a Toronto, da Zurigo a Washington, da Atene a Tokio, e ancora Stoccolma, Berlino, Londra, Strasburgo, Bruxelles e altre località del globo.

A Orvieto, con lo slogan "Tempo di esserci, tutte e tutti. Vogliamo un Paese che rispetti le donne", l'appuntamento è per le ore 15,30 in Piazza della Repubblica.

Sarà una manifestazione aperta e partecipativa, durante la quale chiunque potrà portare il proprio contributo positivo e creativo, tenendo presente lo spirito del vademecum della manifestazione, riportato di seguito insieme all'appello nazionale delle donne italiane che aderiscono a "Se non ora, quando?". Dopo la prima parte della manifestazione che, con interventi liberi, letture e performance si svolgerà in Piazza della Repubblica,  le/i partecipanti si sposteranno nel vicino  Palazzo Caravajal-Simoncelli in Via Malabranca, messo a disposizione da Rossella Fiumi e dall'Associazione Caravajal 15 Residenza dinamica, dove sarà possibile assistere a proiezioni video e a ulteriori performance in linea con le problematiche messe in evidenza dall'appello.

La mobilitazione di Orvieto e comprensorio è nata grazie a un comitato trasversale che ha raccolto le istanze di uomini e donne che desiderano far sentire la loro voce per ricordare quanto sia ricco e articolato, soprattutto in positivo, il mondo femminile, e quanto la sua rappresentazione sia lontana da quella che ormai da troppo tempo viene diffusa dalla pubblicità e dai media, così da comunicare, specie alle giovani generazioni, modelli falsi o del tutto parziali e minoritari del mondo femminile.

"In Italia - si legge nell'appello alla mobilitazione del 13 febbraio - la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori, anziani. Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminili ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che, va ricordato nel 150esimo dell'unità d'Italia,  hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile. Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l'immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza. Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne".

Il Vademecum della mobilitazione

 

·         La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. I cartelli o striscioni ne terranno conto.

·         La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione.

·         Siamo donne fiere e orgogliose. Chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte. Siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo "usare". Per questo non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei: vogliamo che sia anche rispettata la nostra "trasversalità".

·         La manifestazione è promossa dalle donne, ma - come diciamo nel nostro appello - la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.

·         Cercheremo di parlare prima di tutto alle giovani e ai giovani, di coinvolgerli e di portarli in piazza.

·         Non è previsto alcun segno di riconoscimento (oggetti, fiocchi, sciarpe, colori..), solo il logo della manifestazione creato da Maddalena Fragnito disponibile on line.

·         Il logo può essere usato per fare magliette, spillette, bandiere, manifesti e tutto quel che di creativo vi viene in mente.

 

 

 

Pubblicato il: 11/02/2011

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