Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

CASAPOUND. ISTITUZIONI COMPLICI DEI NEGAZIONISTI DELLE FOIBE

Nessun esponente dell'Amministrazione comunale ha partecipato al corteo svoltosi ieri a Baschi

Riceviamo e pubblichiamo

"Nonostante il dramma delle Foibe sia stato riconosciuto a livello nazionale con l'istituzione della giornata della memoria,  nonostante siano sotto gli occhi di tutti gli effetti della pulizia etnica operata dopo la fine della guerra dai partigiani di Tito, nonostante le parole dei sopravvissuti e degli sfollati, i documenti video che testimoniano le sofferenze che circa 350mila italiani hanno dovuto subire lasciando una terra dove vivevano da sempre, per andare a vivere in casermoni/lager completamente abbandonati da istituzioni complici, c'è qualcuno che si sente in dovere di operare una massiccia  contro-informazione  per screditare l'accaduto". Lo afferma una nota di CasaPound Italia Umbria, in seguito alle iniziative portate avanti dalla 'rete antifascista' di Terni ed Orvieto per la giornata del ricordo delle Foibe.

"Ed ecco così spuntare - prosegue la nota - volantini e comunicati faziosi in cui si nega che il dramma delle Foibe sia mai esistito, in cui si afferma con assoluta certezza che si tratta di una cosa assolutamente inventata per fini di revisionismo storico, un falso, per l'appunto. Si arriva persino a dire che le vittime dell'eccidio siano state 500 e tutte legate all'ambiente fascista, e non più di 10mila tra uomini, donne, bambini, fascisti, antifascisti, membri del comitato di liberazione nazionale, militari ed esponenti di tutte le forze dell'ordine, insomma italiani. Si legittima addirittura la furia dei partigiani slavi, perché rivolta verso un popolo che fino ad allora li aveva oppressi; si legittimano quindi le violenze subite da Norma Cossetto, studentessa di 20 anni arrestata perché figlia di un membro del Pnf, legata ad un tavolo e violentata a turno dai suoi 17 aguzzini, per poi essere stata pugnalata ai seni, infilzata con un palo di legno nella vagina, legata con il fil di ferro e gettata ancora agonizzante in una foiba".

"Il voler negare fatti tragici, evidenti, documentati e riconosciuti dallo Stato, sinceramente un po' potrebbe spaventare - aggiunge CasaPound Umbria - Non spaventa noi però, perché sappiamo che si tratta dell'ennesima azione provocatoria, messa in atto da elementi ormai politicamente fuori dai giochi, finalizzata a riportare nelle strade quel clima di odio e tensione tipico degli anni di piombo; una cosa insomma accomunabile ai simboli delle brigate rosse o le scritte '10,100,1000 Acca Larentia' che appaiono ogni tanto sui muri di Terni, con lo scopo di istigare una certa parte politica che secondo gli autori dovrebbe sentirsi turbata da tale frase, e reagire con estrema violenza e brutalità. No, non ci spaventano questi atti puerili, semplicemente ci disgustano".

"Quello che ci spaventa invece - conclude la nota - è che le istituzioni che dovrebbero impedire o quantomeno dissociarsi da tutto questo, tacciono; anzi, spesso tra i fautori di azioni come quella messa in atto per sminuire il dramma delle Foibe, ci sono proprio esponenti politici, consiglieri ed assessori, che sostengono le tesi assurde degli ideatori e che a volte sono gli ideatori stessi, con richieste di contro-manifestazioni per la giornata della memoria o petizioni per impedire che abbiano luogo i cortei. Ci spaventa, anche se in fondo lo immaginavamo, che nessun esponente dell'Amministrazione comunale di Baschi abbia partecipato al corteo svoltosi ieri nella stessa città; nessuna dichiarazione in merito ai volantinaggi negazionisti, nessun intervento per giustificare un'assenza pesante ed imperdonabile di un'istituzione ad una manifestazione di tale importanza e portata. Niente di niente. E per noi, chi tace, è complice".

Pubblicato il: 11/02/2011

Torna alle notizie...