Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

A pesci in faccia

di Dante Freddi Il livello della dialettica tra le forze politiche orvietane ha toccato il fondo e denuncia una diffusa incapacità di interpretare le aspettative degli orvietani. La situazione della Giunta Còncina è precipitata e dalle sue ceneri si sta disegnando ad Orvieto un nuovo panorama politico-amministrativo in cui emergono forze "moderate"...

foto di copertina

Le dimissioni di Antonio Barberani segnalano una inadeguatezza delle forze politiche cittadine che è dimostrata dal livello dello scambio dialettico tra i gruppi consiliari. Leggere i comunicati del PD e quello odierno dei gruppi di maggioranza fa comprendere la delusione di Barberani, che è anche la mia e di quanti hanno ritenuto necessario, nei due anni trascorsi, approdare ad un governo che sapesse operare con i partiti, oltre i partiti. 
La situazione della Giunta Còncina è precipitata e si sta disegnando un nuovo panorama politico-amministrativo, dove molti condividono le considerazioni di Barberani, non sono disponibili a tirarsi indietro ed intendono operare per costituire un'alternativa alla destra ed alla sinistra. A decretare il fallimento di Concina non è la sinistra piddina ma un ambiente "moderato" che ragiona come Antonio Barberani, Cristina Calcagni, Pier Luigi Leoni, Massimo Gnagnarini, Franco Barbabella, Mario Tiberi e tanti meno politicamente impegnati  ma altrettanto coinvolti nel perseguire il bene di questo territorio. Non è una alternativa politica ma soltanto amministrativa, che può raccogliere adesioni a destra e a sinistra e  che certamente è pronta a superare i modelli che i partiti vorranno comunque pervicacemente affermare, nonostante il disastro che hanno provocato.
Di fronte c'è il commissario, dietro le spalle clamorose sconfitte di cui Mocio e Còncina sono  gli emblematici responsabili, opposti eppur contigui, epigoni di una classe dirigente appassita o mai nata. Emblematici, perché  riassumono e sintetizzano gli errori di parti e partiti, che dovrebbero ritirarsi per qualche anno e consentire la liberazione di energie positive, che ci sono anche ad Orvieto, checché se ne pensi.

Pubblicato il: 11/02/2011

Torna alle notizie...