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Orvieto. Tutte le location pubbliche per i matrimoni civili e quanto costano

Dopo il teatro Mancinelli e il parco delle Grotte, adesso ci si può sposare anche nella sala dei Quattrocento di palazzo del Popolo e al chiostro di San Francesco nell'omonimo complesso sede della biblioteca comunale

ORVIETO - Dopo il teatro Mancinelli e il parco delle Grotte, adesso ci si può sposare anche nella sala dei Quattrocento di palazzo del Popolo e al chiostro di San Francesco nell'omonimo complesso sede della biblioteca comunale. Aumentano le location che il Comune di Orvieto mette a disposizione per il rito civile richiesto da tanti orvietani, ma anche da non residenti. Tutto fa cassa, d'altro canto, e il "business" dei matrimoni non fa eccezione. A questo proposito l'amministrazione comunale ha rivisto anche orari e tariffe. Ecco quindi tutte le opportunità e le tariffe fresche di approvazione da parte dell'esecutivo per sposarsi in Comune. I cittadini residenti possono usufruire gratuitamente - in orario di servizio (dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 14) - delle seguenti sale: ufficio di Stato Civile, sala del sindaco, sala del Governatore, sala del Consiglio. Per tutte le altre sale gli importi sono i seguenti. Ufficio di Stato Civile: Residenti (fuori orario o festivo) 80 euro, non residenti (in orario ufficio) 40 euro, non residenti (fuori orario o festivo) 80 euro. Ufficio del sindaco: residenti (fuori orario e festivi) 100 euro, non residenti 100 euro. Sala del consiglio comunale: residenti (fuori orario e festivi) 320 euro. Sala del Governatore di palazzo dei Sette : non residenti 320 euro. Sala dei Quattrocento di palazzo del Popolo: residenti 480 euro, idem per i non residenti. Anche al chiostro di San Francesco stessa tariffa per residenti e non, sempre 360 euro. Per il Ridotto del Mancinelli e il parco delle Grotte, invece, il prezzo dovrà essere concordato di volta in volta con le associazioni che gestiscono le strutture. C'è poi la tariffa per la celebrazione in sé per sè, richiesta ovviamente solo ai non residenti. Se il matrimonio viene celebrato in orario di ufficio, gli sposini se la cavano con 40 euro. Ottanta se il sì è pronunciato fuori orario d'ufficio in giorni feriali non oltre le 20 e 120 se il matrimonio è celebrato in giorni festivi e comunque sempre non oltre le 20.

Pubblicato il: 10/02/2011

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