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Varata la strategia di Forza Italia

Antonio Barberani comunica la strategia di Forza Italia per le prossime amministrative. Stringere un patto con quanti vogliono sovvertire il 'potere dittatoriale' che vige in città. Critiche dure all'Amministrazione da parte di Morcella e Fortinelli. Per sapere chi guiderà la coalizione non è ancora tempo

Politica

Un Patto per la Rinascita Economia, Sociale e Cultura della Città. "Un patto aperto, capace di superare le singole componenti politiche, con l'obiettivo di sovvertire il potere dittatoriale che da troppo tempo vige in città".

Questo il progetto di Antonio Barberani, coordinatore di Forza Italia. Un disegno politico chiaro, "offerto a chiunque voglia portare ad Orvieto una ventata di aria fresca, al di là delle appartenenze politiche e delle ideologie, al di là dei partiti, delle coalizioni e degli egoismi. Aperto a chiunque
voglia mettersi dalla parte del vero riformismo".

Barberani propone quindi un obiettivo (liberare Orvieto dal "potere dittatoriale" esercitato dalla sinistra) e un metodo (una "santa alleanza" capace di andare oltre i partiti). Ma il popolo e i giornalisti vogliono sapere il nome del possibile sindaco: "non è questo il momento"- risponde il coordinatore -
di individuare dei nomi o di scegliere dei candidati. La cosa importante adesso è raccogliere intorno al progetto di rinascita della città più soggetti possibile, disposti a rinunciare al proprio simbolo ed alle proprie velleità politiche per intraprendere un percorso comune". Barberani è coerente e,
d'altronde, non vuole avventurarsi nelle perigliose sabbie mobili che conducono ai papabili. Porte aperte a tutti, vale a dire a tutti coloro che vogliono invertire quello che gli azzurri ritengono un pesante degrado economico e culturale. Dunque, anche a Parretti e, naturaliter, anche a Orvieto Provincia.

Il coordinatore sembra disponibile ad un confronto con il "Leone" e i supporter di Giacomini, ma pone una condizione: ciascuno rinunzi al proprio simbolo e alle investiture maturate anzitempo. E chiede, opportunamente, di fare tabula rasa e di cominciare a ragionare in maniera collegiale facendo tutti
un passo indietro. La strategia, nata dopo un lunga e silenziosa riflessione, sembra ineccepibile.

Stabiliti obbiettivo e metodo, gli esponenti di Forza Italia partono all'attacco del "potere dittatoriale". E giù legnate ad un centro-sinistra responsabile, a loro dire, di aver soffocato l'economia e la libera impresa. Anche l'ultima "trovata" dell'amministrazione comunale, la "Risorse per Orvieto SpA" diventa oggetto di una dura reprimenda. Per Manlio Morcella si tratta di "una soluzione di bassissimo profilo, l'ennesima dimostrazione di un economia orvietana vissuta sotto il controllo egemone del potere politico, prova provata del controllo sul controllo". E a fronte di una sistema commerciale e artigianale in forte crisi, il potere risponde con "centri commerciali utili"- sostiene Morcella - a soddisfare pienamente le imprese edili asservite al regime".

A rincarare la dose ci si mette pure Mario Fortinelli, ex-sindaco socialista di Fabro che, dopo aver arso al fuoco della critica le politiche del centro-sinistra nel comprensorio, attacca Gialletti e Barbabella, vecchi compagni di partito, per essersi resi disponibili alla "disgraziata operazione sul recupero delle
caserme".

Pubblicato il: 27/11/2003

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