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Carlo Tonelli ed il piatto di ceramica

di Carlo Tonelli capogruppo PdCI-Orvieto "Se gli strumenti da me preferiti: il dibattito consiliare, il lavoro ed il silenzio non sono sufficienti a  spiegare il mio modo di fare politica allora non mi resta che raccontare una storia, quella del piatto di ceramica..."

foto di copertina

Nell'articolo on-line del 05/02/2011 dal titolo "Amministrazione orvietana. A ciascuno il suo" leggo termini riferiti al sottoscritto quali "consigliere acquisito" o"appartenente al gruppo misto" inseriti in un' ottica interpretativa di "a ciascuno il suo".

Il mio, mi si consenta, va chiarito.

Se gli strumenti da me preferiti: il dibattito consiliare, il lavoro ed il silenzio non sono sufficienti a  spiegare il mio modo di fare politica allora non mi resta che raccontare una storia, quella del piatto di ceramica.

Durante le elezioni 2009 un noto ceramista orvietano ha realizzato un piatto di ceramica dove sono rappresentati:

-   un pianoforte con coda dalla cui tastiera prende forma il volto dell'attuale sindaco di Orvieto

-   una stella cadente (la candidata del centro-sinistra)
-   una lumaca o chiocciola dal cui guscio esce una faccia con pizzetto e capelli in disordine (il sottoscritto)

Nel consegnarmelo l'artista mi ha detto: "vedi, non te la devi prendere a male; la chiocciola non rappresenta la lentezza o l'essere ultimo ma una persona che si sposta sempre con tutta la sua casa.

Tu sei questo".

Non ho mai ricevuto complimento più bello da quando faccio politica.

La mia azione politico-amministrativa  sta tutta in questa metafora.

Io mi sono candidato a Sindaco in alternativa al centro-sinistra ed al centro-destra e questo resta.

Io non ho bisogno di fare alleanze; io ho la mia casa e dove mi fermo è casa mia.

Io sono sì  un "consigliere acquisito" ma dalla Citta' e non dalla "maggioranza".

So che è difficile crederlo e vi assicuro scomodo viverlo.

A me interessa il Patto con gli elettori degli ultimi anni : risanamento e variante di Sferracavallo.

Basta con le parole. Chi li porterà a compimento avrà il mio appoggio.

Tutte le altre questioni se andranno nella direzione dell'interesse per la città io le sosterrò altrimenti no, indipendentemente se proposte dal centro sinistra o dal centro-destra.

Una trasversalità necessaria e rispettosa di un momento così difficile per tante famiglie ed aziende del nostro territorio.

Io non appartengo al "gruppo misto" ma resto capogruppo del PdCI .C'è un chiarimento in corso. Io voglio sapere dove sta andando il PdCI e se sono ancora valide le linee stabilite nel congresso regionale del Luglio 2010.

IL PdCI vuole sapere dove sto andando io.

Ringrazio il sindaco di Orvieto per la stima che mi ha dimostrato in questa ed in altre occasioni e per aver compreso, forse l'unico, il mio percorso affidandomi  non un incarico politico ( non lo avrei potuto accettare) ma tecnico di garante del coordinamento dei lavori sulla tematica della caserma Piave.

A tutti quelli che nutrono ed insinuano già dubbi sulla operazione Piave ricordo che l'ultima parola spetterà sempre al Consiglio Comunale.

Lì verranno valutate proposte, fatti e parole.

Ritorno al mio guscio pensante e mi incammino lentamente sapendo dove andare.

La solitudine non è mai stata un problema per me.

 

Pubblicato il: 07/02/2011

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