Ospedale Santa Maria della Stella. Ad Orvieto scatta l'indagine dei Nas
Gli accertamenti dei militari del nucleo antisofisticazione sarebbero finalizzati anche le visite effettuate privatamente da un professionista dentro o fuori l'ospedale. Indagini assolutamente preliminari, precisa il procuratore capo, Francesco Novarese
di Stefania Tomba
ORVIETO - Santa Maria della Stella, ad Orvieto scatta l'indagine dei Nas. Gli accertamenti dei militari del nucleo antisofisticazione sarebbero finalizzati, tra l'altro, a verificare il rispetto delle norme che regolano l'intramoenia e l'extramoenia. Ovvero le visite effettuate privatamente da un professionista dentro o fuori l'ospedale.
È con questo obiettivo che sta sfilando davanti ai carabinieri di Orvieto, in questi giorni, un elenco di pazienti del primario del reparto del Santa Maria della Stella soggetto a verifica. Indagini assolutamente preliminari, precisa il procuratore capo, Francesco Novarese.I Nas, a quanto è dato sapere, si starebbero concentrando, per il momento, su un reparto specifico.Gli inquirenti si limitano a confermare l'esistenza dell'indagine, ma non si sbilanciano sugli eventuali nomi iscritti sul registro degli indagati.
L'indagine è nata, a quanto pare,nell'ambito dei controlli che il nucleo speciale dei carabinieri effettua a campione, "a tappeto" come si suole dire, in tutta laRegione. "Come stiamo facendo a Terni e in tutta l'Umbria", conferma il comandante dei Nas, il capitano Marco Vetrulli, abbottonatissimo sull'attività di indagine. "È naturale - spiega il comandante del nucleo regionale antisofisticazione senza entrare troppo nel merito - che, nel caso in cui un professionista sia autorizzato ad effettuare l'intramoenia o l'extramoenia, in caso di verifiche, si controlla che le visite vengano effettuate nel rispetto di tutte le norme previste".
E proprio su questo aspetto si starebbe concentrando l'indagine dell'Arma, tramite vari strumenti. Ma in particolare gli inquirenti stanno mettendo a verbale anche diverse testimonianze, persone chiamate a riferire soprattutto circa gli orari degli appuntamenti e delle visite effettuate privatamente con il primario. Il direttore generale della Asl 4, Vincenzo Panella, sollecitato sulla delicata vicenda, si dice all'oscuro. "Non ne so nulla" si limita a rispondere, rinviando qualsiasi ulteriore commento al termine delle indagini.
Pubblicato il: 04/02/2011