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IL BURBERO BENEFICO DI GOLDONI AL MANCINELLI

Sul palcoscenico sabato 5 Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini

Un classico evergreen al Teatro Mancinelli di Orvieto. In scena sabato 5 febbraio alle ore 21 IL BURBERO BENEFICO, una delle più apprezzate opere di Carlo Goldoni.

Ne sono protagonisti due interpreti d'eccezione, Mariano Rigillo (nei panni di Geronte, uomo apparentemente scorbutico ma che nasconde in realtà un'indole benevola) e Anna Teresa Rossini (nel ruolo di Martuccia, la domestica di Geronte che svolge un ruolo fondamentale all'intero della storia, alla maniera dei servi scaltri e furbi delle commedie di Plauto).

Una straordinaria commedia di caratteri (scritta inizialmente in francese per il debutto parigino alla Comédie Française) che descrive un mondo vacuo e corrotto, dove soltanto un uomo, il retto e puro Geronte, - che tutti credono "burbero" - si staglia moralmente sugli altri con la sua generosa "benevolenza".

Geronte ostenta il suo pessimo carattere e la soggezione che incute, ma non riesce fino in fondo a soffocare la generosità d'animo che lo induce a risolvere i due problemi che si agitano nel mondo eccessivo e vuoto di valori della sua famiglia: il primo è il crollo finanziario dello scapestrato nipote Leandro, il secondo è il matrimonio della nipote Angelica, che ama Valerio ma che lo zio Geronte aveva già promesso in sposa al vecchio amico Duval, compagno nel gioco degli scacchi, suo unico emblematico rifugio dalla perversione del mondo che lo circonda. Un dialogo su due linee parallele basato su argomenti diversi che si incontrano e scontrano è l'origine del malinteso su cui si basa la commedia, ricca di divertenti equivoci. Non solo una reinterpretazione del '700 goldoniano, di cui Rigillo è il volto più autorevole sulla scena del teatro italiano contemporaneo, ma una caratterizzazione forte del conflitto tra essenza e apparenza e una riflessione su quello che Geronte definisce l' "abisso orribile" della società moderna, che lo era allora e ancor più lo è ora. Nell'adattamento di Matteo Tarasco la commedia goldoniana è vivacizzata da canzoni e musiche originali.

Sia per Rigillo che per la Rossini si tratta di un ritorno ad Orvieto dopo esservi stati, sempre assieme, nel 2002 con "I giganti della montagna" di Pirandello e nel 2005 con "Il misantropo" di Molière. Attore della grande tradizione italiana, Rigillo  si confronta, con successo, con testi di elevato spessore culturale, mettendosi alla prova sia con il repertorio classico (Seneca, Giordano Bruno, William Shakespeare, Carlo Goldoni) che moderno (Bertolt Brecht e Giuseppe Patroni Griffi). Nella sua intensa attività teatrale la Rossini ha alternato ruoli comici e drammatici sempre in parti da protagonista o coprotagonista, interpretando autori che hanno segnato la storia del teatro, del calibro di Shakespeare, Brecht, Molière.

In scena, con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, recitano Giancarlo Condè, Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Federica Marchettini, Salvatore Mancatore e  Serena Marinelli.

Per informazioni 0763340493 www.teatromancinelli.it

Pubblicato il: 01/02/2011

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