Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Parcheggi. Venduti una quarantina

Poco più del 10%, sono i posti auto "acquistati" dagli orvietani allo scadere di ieri del bando per la concessione a 99 anni. L'ennesimo flop? Quasi. Entrate irrisorie dunque per il bilancio comunale, bisognoso di ben altre iniezioni

ORVIETO - Appena una quarantina, poco più del 10%, sono i posti auto "acquistati" dagli orvietani allo scadere di ieri del bando per la concessione a 99 anni. L'ennesimo flop? Quasi. Considerando che i posti auto da affidare in concessione erano 310, per un incasso sperato di oltre quattro milioni di euro, e ne sono stati "venduti" solo una quarantina. Entrate irrisorie dunque per il bilancio comunale, bisognoso di ben altre iniezioni. Senza considerare che ormai l'amministrazione ha detto addio anche ai 2,8 milioni di euro che erano previsti per l'anno 2010 per la gestione dei parcheggi. Qualsiasi soluzione verrà adottata adesso infatti (il nuovo bando dovrebbe uscire in questo mese), il canone non potrà certo essere retroattivo. Il sindaco ieri ha accennato al fatto che si sarebbe manifestato l'interesse di un altro gruppo per la gestione parcheggi e mobilità alternativa. Ma è ancora tutto da vedere. Sui mancati incassi pesa poi anche la vendita del mattatoio comunale che non si è ancora concretizzata, dopo tre bandi. Con tutti questi insuccessi si appresta a fare i conti il preventivo 2011. Valorizzazione della Piave e definizione della trattativa con Acea divengono insomma sempre più cruciali per dare fiato alle casse comunali. Non a caso i due dossier in queste settimane campeggiano sulle scrivanie comunali. Della caserma Piave si è parlato anche ieri sera in consiglio. La discussione, come era prevedibile, si è arenata a lungo sulle contestate modifiche al piano regolatore per arrivare soltanto a tarda sera alla pratica sullo scioglimento di Risorse per Orvieto. In particolare, la correzione del prg strutturale e operativo per la Piave, nonostante tutte le polemiche della vigilia, è passata a maggioranza con l'astensione di Democratici e Socialisti e il voto contrario di Rifondazione comunista. Una decisione che continuerà a far discutere, per il mancato approfondimento della pratica chiesto dal Pd in commissione. Il sospetto dell'opposizione è che la modifica sia funzionale ad avere mani più libere sulla Piave. A questo proposito il Pd ha chiesto "tavolo operativo in grado di seguire quotidianamente l'iter politico, amministrativo e tecnico che la giunta sta portando avanti al fine di affrontare una pianificazione degli interventi di riqualificazione della Piave". Intanto, sempre i Democratici da ieri hanno sciolto ufficialmente il nodo del capogruppo. Il ruolo rimane in capo a Giuseppe Germani.

Pubblicato il: 01/02/2011

Torna alle notizie...