'Vascellari' in libreria

È in vendita nelle librerie la rivista "Vascellari", al suo primo numero, edita dal Comune di Orvieto e diretta da Alberto Satolli. Avrà frequenza semestrale.

La rivista, arricchita di moltissimi disegni e foto, è insieme uno strumento di conoscenza sulla ceramica del passato prossimo o remoto e di approfondimento di quelle attività artigianali che, come la ceramica, appunto, permangono vive nell'era del "villaggio globale. Attività artigianali che, proprio per questo, ancora oggi attraggono l'interesse di quanti le scelgono come attività e ambito lavorativo e creativo.
"Nello specifico - afferma il direttore scientifico Alberto Satolli - la rivista predilige la ricerca di un senso della storia e della tradizione che indaga le forme archetipe della ceramica, attraverso l'approccio e lo scandaglio interdisciplinare nei meandri inesplorati della sua storia. Una rivista rivolta a studiosi e ceramisti, ovvero agli 'addetti ai lavori', ma non solo ad essi e che, proprio per essere letta da un pubblico più vasto, si è voluto realizzarla con un aspetto ed una grafica innovativi, che non trovano facili modelli nelle paludate riviste scientifiche, né in quelle più divulgative. Questa rivista ha il carattere di servizio culturale pubblico ed ha la peculiarità di essere la prima pubblicazione che si fregia del marchio del Comune di Orvieto Editore".
"L'uscita della rivista 'Vascellari' - dice l'assessore alle Politiche per lo Sviluppo Economico e vicesindaco, Stefano Mocio - ben si colloca nel complesso delle azioni concrete che l'Amministrazione comunale sta realizzando per tutelare la produzione della ceramica artistica e tradizionale di Orvieto, pienamente inserita in seno all'attività svolta più in generale, a livello nazionale, dall'Associazione delle Città di Antica Tradizione Ceramica di cui Orvieto fa parte, inserita tra i primi 19 centri che, ai sensi della Legge vigente, sono stati dichiarati 'di antica tradizione ceramica' e che oggi sono giunti a 32. L'attenzione alla produzione sia storica che attuale della ceramica orvietana si è manifestata in numerose occasioni negli ultimi venti anni, attraverso l'organizzazione di corsi professionali per ceramisti, di mostre di ceramica antica, moderna e contemporanea, attraverso la pubblicazione di cataloghi e l'istituzione del 'Centro di documentazione, ricerca e sperimentazione della ceramica' che presto verrà attivato nello storico Palazzo Simoncelli con annesso il 'Museo della tradizione ceramica' al fine di coordinare al meglio le varie attività del settore. Altra conferma delle scelte di politica culturale ed economica che l'Amministrazione sta realizzando, è quella dell'applicazione del 'Disciplinare di produzione della Ceramica artistica e tradizionale di Orvieto' emanato - con relativo marchio - con il D.M. 12 aprile 2000, alla cui applicazione sovrintende il 'Comitato di disciplinare' successivamente nominato dalla Giunta Comunale. Il marchio DOC della ceramica orvietana è un elemento determinante per innalzare la qualità dei manufatti che assumono così una valenza 'artistica', 'tradizionale' e di 'qualità'; puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità delle nostre produzioni e dei nostri artigiani è ritenuto da tutti l'obiettivo primario. In questo contesto, la rivista 'Vascellari' assume, evidentemente un ruolo importante in quanto concorre a creare quell'humus fondamentale sulla storia, la tradizione e il futuro dell'arte ceramica della nostra realtà".

"L'uscita della rivista 'Vascellari' nell'ambito della manifestazione UMBRIALIBRI - afferma dal canto suo, l'assessore alla Cultura, Enrico Petrangeli - è una circostanza che salutiamo con grande soddisfazione e con i migliori auspici, sia perché avviene in un contesto teso a far conoscere il meglio dell'editoria della nostra regione, sia perché l'ambito di interesse e il circuito di diffusione della rivista è quello che riguarda la cultura e il mondo della conoscenza dei centri di antico valore storico, culturale e artistico che, come Orvieto, riescono ancora a perpetuare, conservare, tutelare le tradizioni più significative".

(nella foto una pagina tratta dalla rivista)