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Modifiche della Regione Lazio al calendario venatorio

A febbraio trasferte consentite solo a chi è in possesso della residenza venatoria nel Lazio e per il solo Atc di residenza

L'assessorato provinciale alle Politiche venatorie ha reso note tutte le modifiche apportare al calendario venatorio dalla Regione Lazio. In questa regione la chiusura della caccia è posticipata al 10 febbraio compreso per le seguenti specie: colombaccio, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia. L'esercizio venatorio è consentito da appostamento fisso o temporaneo, gli appostamenti utilizzati devono essere collocati a non meno di 500 metri dalle zone umide frequentate dagli uccelli acquatici. La caccia è consentita senza l'ausilio del cane e dalle 6.15 alle 17.30. Nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) la caccia è consentita nei soli giorni di giovedì e domenica, mentre il carniere di ciascun cacciatore non può superare il limite giornaliero di cinque capi per ciascuna delle specie ammesse. Dal 20 gennaio la caccia alla beccaccia è chiusa. Sempre la Regione Lazio ha emanato il decreto che fissa al 31 gennaio compreso il giorno ultimo per la caccia alle seguenti specie: Alzavola, Canapiglia, Codone, Fischione, Germano reale, Marzaiola, Mestolone, Moretta, Moriglione, Cesena, Tordo bottaccio e Tordo sassello.  In base agli accordi regionali Lazio-Umbria, la caccia nel mese di febbraio è riservata esclusivamente a chi è in possesso della residenza venatoria nel Lazio e riguarda il solo Atc di residenza venatoria. Per quanto riguarda la Provincia di Terni si ricorda che la caccia al cinghiale (in tutte le forme consentite) iniziata il 31 ottobre 2010 terminerà il 30 gennaio.

Pubblicato il: 27/01/2011

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