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'Filosofia del vino', il libro di Massimo Donà

Approfondimento

Massimo Donà propone nel suo libro "Filosofia del vino" un'inedita prospettiva dell'intero percorso filosofico occidentale, molto più legato di quanto si possa pensare al frutto della Vitis Vitifera, il vino, bevanda demiurgica per eccellenza, così cara tra gli altri a Dioniso.
Vino mezzo per la conoscenza, vino a partire da Socrate, gran bevitore, fino a Platone e Aristotele, il binomio vino-filosofia si afferma per poi ribaltarsi e annullarsi del tutto con Plutarco. Poi l'Antico Testamento, Sant'Agostino e San Tommaso, per arrivare ad Erasmo da Rotterdam, Giordano Bruno e Thomas Moore. La modernità dell'approccio al vino passa per Pascal e Heidegger, Froid e Benjamin, fino a Simone de Beauvoir e Sartre. L'approccio filosofico al vino si conclude con le elaborazioni di Deleuze, che lo legge come "un indurimento del presente", Bataille che ne indaga i tratti nichilisti, Foucault, interprete del rapporto tra ebbrezza e follia.
Al termine di questo itinerario filosofico-enologico, Theodor W. Adorno annota che "a differenza che nel vino, in ogni bicchiere di whisky, in ogni boccata di fumo, si sente la ripugnanza che l'organismo ha dovuto superare per abbordare stimoli così forti, e solo questo è registrato come piacere". Sono questi "godimenti menzogneri", mentre ben diversamente, sottolinea Adorno, vanno le cose con il vino, "la cui assunzione fa invece tutt'uno con una sensazione di piacere inequivocabile".
Un tratto di ambiguità, tra l'apollineo e il dionisiaco, tra il sociale e il sacrale, tra l'intimistico e lo psicanalitico, che il vino si è portato dietro fino ai giorni nostri, dove si è oscillato tra il proibizionismo alcolico, la mera funzione nutritiva, l'edonismo organolettico ed estetico e il valore di cultura materiale. Gli aspetti simbolici e liberatori sono da sempre alla base dell'assunzione di vino in occidente; liberazione sensoriale e intellettuale, contiguità costante con il paradosso, su cui si basa la contraddittorietà dell'assunzione moderata e consapevole di vino dell'oggi.

Pubblicato il: 26/11/2003

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