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Il Duomo sarà il più grande santuario eucaristico al mondo

"Un luogo sacro, dove dovrebbero arrivare pellegrini da ogni angolo del mondo per adorare il miracolo dell'eucarestia". E' su questa idea straordinaria che sta lavorando il vescovo Giovanni Scanavino e sarà necessario l'apporto di tutta la città...

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STEFANIA TOMBA ORVIETO - "Un grande ostensorio esposto al mondo intero". Così il vescovo, monsignor Giovanni Scanavino parla in toni entusiasti del Duomo di Orvieto, nell'illustrare il progetto di trasformare la Cattedrale orvietana in un Santuario eucaristico: "un luogo sacro, dove dovrebbero arrivare pellegrini da ogni angolo del mondo per adorare il miracolo dell'eucarestia". È questo il punto d'arrivo della macchina che si è messa in moto ormai già da qualche tempo per le celebrazioni del 2013 - 2014, quando ricorreranno i 750 anni dal miracolo di Bolsena e dall'istituzione della festa del Corpus Domini, nata proprio ad Orvieto con la promulgazione della bolla papale "Transiturus". Alla vigilia dei due grandi eventi, il vescovo ha iniziato a parlare delle celebrazioni agli operatori dell'informazione che lo hanno incontrato ieri in occasione del patrono San Francesco di Sales. "È in corso un'attività di sensibilizzazione a tutto campo" ha detto il vescovo Scanavino che ha riscontrato "un notevole interesse di commercianti, albergatori e ristoratori". Al di là dell'aspetto puramente religioso infatti, la trasformazione del Duomo in Santuario eucaristico avrebbe ricadute enormi sulla città dal punto di vista turistico. "Il progetto - ha fatto notare il vescovo - ha bisogno della collaborazione di tutti. Perché se il Duomo dovesse diventare Santuario sarà indispensabile sviluppare anche tutte le infrastrutture e i servizi per l'accoglienza dei pellegrini". Il progetto - ma questo non è ancora cosa certa - potrebbe comportare anche il trasferimento della parrocchia del Duomo che potrebbe essere accorpata a Sant'Andrea. In città d'altro canto ci sono sempre meno chiese in cui si celebra la liturgia e non è escluso che con il tempo si vada verso la parrocchia unica del centro storico. In vista delle celebrazioni - per le quali potrebbe essere prevista anche una visita del Santo Padre - sono annunciati anche una serie di appuntamenti e interventi da promuovere: dai convegni eucaristici internazionali alla valorizzazione dei percorsi Orvieto Bolsena e Collevalenza. "Ma l'impegno nelle celebrazioni - ha aggiunto il vescovo - non esaurisce la necessità del momento. La ricorrenza deve essere l'occasione per la nostra comunità di ripensare alla propria identità". Insomma, il vescovo sta lavorando energicamente per il futuro della sua diocesi. Ha deciso che dopo i fatti di dicembre che lo hanno travolto, deve andare avanti. E lo fa con grande serenità, in attesa che papa Benedetto XVI disponga della sua missione. "Il decreto delle tre congregazioni (dei vescovi, del clero e dei seminari, ndr) che ha bloccato l'ordinazione del diacono Luca Seidita - è tornato a spiegare Scanavino - ha suscitato un'opinione offensiva nei miei confronti, ovvero che io fossi un vescovo dissidente nei confronti della Chiesa ufficiale. Questo non è assolutamente vero. Ciò - ha detto il vescovo - ha determinato un clima di incertezza, per cui di fronte al perdurare di tale situazione ho pensato fosse giusto scrivere direttamente a papa Benedetto XVI per dire che avevo agito secondo coscienza. Nessuna dissidenza. Non c'è stata ancora alcuna risposta - ha fatto sapere Scanavino -Vivo in attesa di qualche dichiarazione più precisa, ma non è giusto per questo bloccare la vita della nostra diocesi. Per questo sto cercando di ricucire i rapporti all'interno nostra Chiesa, perché non si viva di questa interpretazione. E per andare avanti, se potrò farlo. La cosa più terribile - ha concluso il presule - è stata la morte di Luca. Ho provato e provo un grande dispiacere, per sua madre, per i suoi familiari e per me. Mi sono trovato spiazzato. Ma resto sereno, non intendo o né ho mai inteso dimettermi, perchè non c'è motivo. La Chiesta che sto servendo è molto più vasta di quanti eventualmente la pensano in modo diverso".

Pubblicato il: 25/01/2011

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