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IACCHETTI - COVATTA, MISSIONE SUICIDIO

Un Mancinelli gremito ha accolto ieri sera (venerdì 21) con grandi applausi la PRIMA NAZIONALE di "NIENTE PROGETTI PER IL FUTURO"

Un Mancinelli gremito ha accolto ieri sera (venerdì 21) con grandi applausi la PRIMA NAZIONALE di "NIENTE PROGETTI PER IL FUTURO", interpretato dalla coppia GIOBBE COVATTA - ENZO IACCHETTI. Annunciato anche a "Striscia la notizia" qualche sera fa dallo stesso Iacchetti, il debutto è arrivato dopo giorni di allestimento e di prove nel teatro orvietano che li ha ospitati e che ieri sera, a sipario chiuso, Enzo non ha esitato a ringraziare insieme alla città di Orvieto.

In scena Tobia (Iacchetti) e Ivan (Covatta) s'incontrano di notte sul ponte della periferia di una grande città. Nello stesso momento hanno deciso di compiere il medesimo gesto: suicidarsi gettandosi nel fiume per mettere fine alla loro disperazione. Tobia è un vip della televisione, uomo colto ed egocentrico rimasto in solitudine dopo aver visto la propria carriera sgretolarsi. Ha cercato di uscire da questo annientamento morale sposandosi (più per una questione d'immagine che per amore) con una star della tv, ma a poco è servito. Ivan, garagista semplice e di una piacevole concretezza, è finito sul ponte con l'intenzione di farla finita a causa del tradimento della moglie. Grande fan di Tobia, Ivan, religioso praticante, sente che la sua missione è allontanare quella persona accanto a lui dall'idea del suicidio. Sul ponte i due, sull'onda dell'ironia, della leggerezza e del paradosso, intrecciano discorsi che vanno dal fallimento dei legami al vuoto dei rapporti interpersonali, dal tradimento alla sofferenza, delineando il quadro di una società povera di valori. Ed allora il dramma si fa commedia e la commedia si fa dramma, secondo i diversi punti di vista o la diversa lettura degli avvenimenti.

Masolino D'Amico, Presidente della Giuria che ha attribuito al testo dello spettacolo (di Francesco Brandi) il Premio Flaiano 2009, lo descrive nella motivazione come un "dramma sottile e coinvolgente, spesso imprevedibile, nel rappresentare l'incontro di un semplice garagista con un vip della televisione, colto e intelligente oltre ogni limite. Ne esce un ritratto di una società intera, priva di valori e piena di contraddizioni".
 
Ancora una volta il pubblico del Mancinelli, assistendo a questa parabola contemporanea, ha avuto modo di vedere uno spettacolo che, tra una battuta e l'altra, ha dato spunti di riflessione. Sulla vita, sull'amicizia, sull'amore

Pubblicato il: 22/01/2011

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