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Il Comune dà lo sfratto al Bar Sant'Andrea

Secondo i piani dell'amministrazione comunale l'immobile dovrebbe essere venduto entro giugno di quest'anno. Sempre per quella data dovrà essere venduto anche il complesso del San Francesco, attuale sede del "Ristorante al San Francesco" (Gruppo Cramst)

ORVIETO - Il Comune dà lo sfratto al Bar Sant'Andrea. Con una delibera di giunta dei primi di dicembre (pubblicata soltanto ieri nell'apposita sezione all'interno del sito internet comunale), l'amministrazione ha dato mandato all'avvocato Arnaldo Croce del foro di Orvieto di "procedere all'intimazione di sfratto contro la società Aretusa srl o contro chiunque altro soggetto si trovi in detenzione dei locali di proprietà" del Comune. La proprietà dell'immobile, come noto, è stata stabilita ormai definitivamente, dopo una lunga controversia giudiziaria che dal 2000 si è conclusa soltanto lo scorso anno, con la sentenza della Suprema Corte di cassazione numero 3078/2010. Ed ora il Comune di Orvieto non perde tempo, soprattutto perché in vista c'è l'alienazione dell'immobile compresa all'interno del piano delle alienazioni salva-bilancio. Secondo i piani dell'amministrazione comunale l'immobile dovrebbe essere venduto entro giugno di quest'anno. Una previsione fin troppo ottimistica, se si considerano le difficoltà in cui sono incappati nell'ultimo anno tutti i tentativi di vendita dell'amministrazione: dal mattatoio che non è stato acquistato neanche al terzo bando, ai parcheggi. Quello del palazzo di piazza della Repubblica potrebbe comunque essere un caso a parte, visto il prestigio dell'immobile. Anche questa alienazione, però, non nasce sotto i migliori auspici. La società Aretusa srl che ha da anni in locazione il Sant'Andrea (e che lo ha affittato a sua volta alla gestione di bar e pizzeria) ha un diritto di prelazione sull'acquisto. Ma le premesse non sono delle migliori. Il punto è la stima sul valore dell'immobile. Una cifra che per il Comune si aggira attorno a un milione e 600mila euro - 7mila euro al metro quadro - mentre per Aretusa, che effettuato una perizia attraverso un professionista, il valore dell'immobile equivale a circa un milione e 57mila euro. Tra le argomentazioni che la società propone ci sarebbe anche una stima dell'ufficio tecnico comunale datata 2000 che fisserebbe il valore dello stabile in 464mila euro. Possibile che il valore sia addirittura quadruplicato in dieci anni? In ogni caso, il bando comunale non è ancora uscito, ma secondo i termini potrebbe già esserci un serio rischio di impugnazione da parte della società. La prima scadenza per la vendita, come noto, è giugno. Sempre per quella data dovrà essere venduto anche il complesso del San Francesco, attuale sede del "Ristorante al San Francesco" (Gruppo Cramst). A breve poi il Comune tenterà di rigiocare la carta del mattatoio, scendendo sotto i 2 milioni di euro. Sono già andati deserti tre bandi, rispettivamente a 2,7, 2,4 e 2,1 milioni di euro. A fine mese scade invece la concessione 90ennnale dei 310 posti auto coperti (tra via Roma e Campo della Fiera). "Non sta andando male" ha detto recentemente il sindaco, anche se al momento le richieste sarebbero appena una trentina.

Pubblicato il: 22/01/2011

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