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Il paesaggio dell'Alfina rischia di scomparire

Ci sarà una distesa di pannelli fotovoltaici equivalente all'estensione di oltre 140 campi da calcio. L'amministrazione comunale ha ricevuto un numero incredibile di richieste per un totale di 100 ettari di coperture. Proposta di moratoria del PD

foto di copertina

di Stefania Tomba
CASTEL GIORGIO - Una distesa di pannelli fotovoltaici equivalente all'estensione di oltre 140 campi da calcio. Nel piccolo paese dell'Alfina si sta assistendo, infatti, ad un vero e proprio assalto al fotovoltaico. L'amministrazione comunale ha ricevuto un numero incredibile di richieste per un totale di 100 ettari di coperture. Per la stragrande maggioranza, per giunta,  si tratta di terreni agricoli, tranne una piccola parte - approssimativamente un 10% - che è classificato in  zona D, ovvero in zona produttiva. A far gola, ovviamente sono gli incentivi, molto alti, da un minimo di 35 ad un massimo di 48 centesimi di euro per kWh prodotto. Ed ecco che il business delle rinnovabili, e nello specifico del fotovoltaico, sta attraendo imprenditori in cerca di terreni da affittare (le richieste non sono di privati locali): con gli incentivi attuali infatti un investimento ventennale può trovare copertura in soli sette - otto anni. Ma in un piccolo paese come Castel Giorgio, dare attuazione ad un tale numero di richieste significherebbe cancellare agricoltura e paesaggio. Il sindaco Pierluigi Peparello è preoccupato.

"Non siano contrari al fotovoltaico - premetto il primo cittadino - ma il punto è che in un paese come Castel Giorgio dove non ci sono particolari vincoli né un'agricoltura di pregio, le Linee guida nazionali sulle rinnovabili (Dm Sviluppo 10 settembre 2010)  rischiano di avere effetti devastanti - osserva Peparello - Dove va a finire la programmazione del territorio che i Comuni mettono a punto tramite i piani regolatori?".  "Per giunta - osserva Peparello - le economie locali rischiano di restare vittima di pure speculazioni finanziarie".

Proprio per evitare di imboccare questa strada a Castel Giorgio si sta cercando di uscire da ogni imbarazzo, almeno per il momento, con una moratoria. Ovvero bloccare, sospendere  l'attuazione dei progetti in attesa che la Regione Umbria approvi il Regolamento energetico regionale, posto che anche la Regione non avrebbe grossi margini di manovra in materia, stando all'ultimo decreto del Governo in materia. Il primo allarme in questo senso era stato lanciato dal Pd che aveva avanzato una proposta di moratoria, poi fatta propria dall'amministrazione comunale, e arrivata ieri sera in consiglio. 

Pubblicato il: 21/01/2011

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