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Si è spento Fabio Marvalle

Senatore del partito Socialista dal giugno del 1976 fino all'11 luglio del 1983, Maravalle è stato anche sottosegretario di Stato per l'Agricoltura e foreste dal 7 dicembre 1982 al 3 agosto 1983. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Ficulle

FICULLE - All'età di 75 anni, domenica sera, si è spento presso l'ospedale di Orvieto, Fabio Maravalle. Senatore del partito Socialista dal giugno del 1976 fino all'11 luglio del 1983, Maravalle è stato anche sottosegretario di Stato per l'Agricoltura e foreste dal 7 dicembre 1982 al 3 agosto 1983 durante il Governo Fanfani. Oltre che Parlamentare europeo dal 1979 al 1982 e sindaco di Ficulle dal 1975 al 1985. Fiaccato da alcuni problemi di salute, negli ultimi anni Maravalle si era ritirato a vita privata, presso il casolare di famiglia nelle campagne di Ficulle, gestendo con entusiasmo insieme ai figli Gianluigi e Pierfrancesco e alla moglie Gigliola la rinomata tenuta "Vitalonga".

 

Negli ultimi mesi, la salute malandata era tornata a preoccuparlo. A dicembre era stato ricoverato nuovamente in ospedale, dimesso per Natale, aveva avuto un nuovo malore venerdì sera, poi domenica la crisi respiratoria che lo ha condotto alla morte. Fabio Maravalle, politico appassionato, è stato punto di riferimento della Sinistra socialista per lungo tempo. Protagonista di spicco delle battaglie per Orvieto durante gli anni Settanta e Ottanta: dalla Rupe, all'Agricoltura, alle Politiche scolastiche, passando per lo Sport e le Infrastrutture. Era nato a Roma il 10 dicembre 1935. Dottore in scienze geologiche, preside di scuola media, la sua carriera politica ha fatto il salto di qualità nel giugno 1976 con l'elezione a senatore della Repubblica. A palazzo Madama vi rimase per due legislature fino all'11 luglio 1983, svolgendo un ruolo attivo, non solo perché rivestì molti incarichi ma anche e soprattutto perché li rivestì mantenendo un contatto vivo con il territorio di cui si sentiva espressione. Ne sono testimonianza tangibile i finanziamenti ottenuti in molti settori. Dal 1975 fino al 1976 è stato Segretario politico della Federazione di Orvieto del Partito Socialista Italiano, mentre per un decennio dal 1975 al 1985 ha guidato il Comune di Ficulle. Da qui, da questo piccolo paesino dell'Orvietano era partito il suo sogno.

 

"Una persona che aveva il coraggio di seguire le sue idee sempre, testardo, un insegnamento per noi, la sua famiglia. Ma contemporaneamente questo coraggio è stata anche la chiave della sua storia politica. Un'avventura nata dal desiderio di mio padre di fare il sindaco di Ficulle, come mio nonno e il mio bisnonno": a tracciare un commosso ritratto di Maravalle è il figlio maggiore Gianluigi che del padre ricorda  anche "il grande affetto per la famiglia e l'amore per la sua terra che l'ha portato a realizzare il sogno dell'azienda agricola". "La nostra è una piccola realtà - afferma Gianluigi ricordando l'impegno e la passione del padre - ma se fosse stata una società, bhè lui sarebbe stato il presidente. Una persona capace di gradi rapporti - continua Gianluigi - schietto, sincero, che se gli piaceva una persona se ne innamorava dandogli tutto se stesso e se non gli piaceva non era capace di odio, ne stava lontano: aveva la capacità di stare lontano da ciò che non lo convinceva. Una persona per bene".

 

E così lo ricordano anche tanti orvietani, amici, colleghi di partito, gente comune: un uomo che ha saputo dialogare con il territorio, stare in mezzo alla gente, con una visione. Moltissimi i messaggi di cordoglio, ad ogni livello, a partire da Orvieto dagli esponenti di spicco dei Socialisti, Evasio Gialletti e Franco Raimondo Barbabella.

 

I Socialisti dell'Orvietano lo ricordano "intimamente ognuno con il proprio affetto personale, e come uomo delle istituzioni che per la prima volta dal secondo dopoguerra fece assurgere all'assise del Parlamento italiano ed europeo un socialista emanazione della società orvietana". I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Ficulle. (S.T.)

Pubblicato il: 18/01/2011

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