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Giunta ad Orvieto. Nuovi equilibri con la riassegnazione delle deleghe

Depotenziato l'assessorato di Barberani, potenziato quello dell'assente Romiti, che ha anche il patrimonio, tra cui la Piave. Concina dice ormai di voler "correre" e anzi proprio per dare gambe all'amministrazione annuncia che nominerà presto altri consiglieri con delega, come ha fatto con Pizzo...

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Rimpasto in giunta, non c'è solo Margottini. Il sindaco ha anche "alleggerito", e non di poco, l'assessorato di Antonio Barberani che non ha più né lo Sviluppo economico né l'Agricoltura (il primo andato al sindaco stesso, il secondo a Marco Sciarra) ed ha affidato il Patrimonio a Romiti.

Alcune di queste novità sono emerse soltanto ieri, quando il sindaco ha firmato ufficialmente il decreto di nomina di Margottini che include anche la redistribuzione delle deleghe all'interno dell'esecutivo. Negli ambienti politici della Rupe ci si confronta evidentemente sul significato di tali scelte, non tutte piacciono e non tutte sono chiare.

"Non ci sono né promossi, né penalizzati - spiega il sindaco telefonicamente - è una razionalizzazione degli incarichi. E soprattutto non ho alcuna intenzione di rispondere ai maligni, semplicemente con loro non parlo, che facciano pure il loro mestiere".

Qualche spiegazione in più appare però doverosa. Partiamo proprio dal geologo Claudio Margottini (Ambiente e Energia, Sistema parchi, Politiche d'area vasta, Politiche comunitarie, Sistemi informatici). Per la nomina è arrivato un plauso entusiasta dal presidente del Circolo territoriale di Viterbo di Tuscia Vola, Renzo Poleggi. "Questa nomina deve far riflettere i "vecchi" strateghi della politica locale" afferma tra l'altro Poleggi. Una nomina anche politica, dunque? Concina lo nega. "Non c'è niente di politico - afferma il sindaco - Margottini è stato scelto per le alte competenze specifiche che ha maturato in ambito internazionale".

Quanto, invece, al forte ridimensionamento dell'assessorato di Barberani che perde Sviluppo economico e Agricoltura (gli restano Beni e attività culturali, le rinate deleghe Grandi Eventi, Urbanistica, Edilizia Privata e Affari legali), il sindaco ripete che ad ispirarlo non sono stati intenti "punitivi". "Ho preferito che Barberani si concentrasse sugli incarichi pesanti che ha già" afferma Concina. Così si spiegherebbe lo Sviluppo economico che il sindaco ha trattenuto per sé - "D'altro canto collaboravamo già con Barberani per molte questioni inerenti la materia", spiega il sindaco - e l'Agricoltura che è stata affidata a Marco Sciarra.

L'assessore di Orvieto libera ora ha competenze su Turismo, Marketing territoriale, Commercio, Agricoltura e Artigianato. Le nuove deleghe gli sarebbero state affidate "per ragioni di omogeneità", spiega Concina.

Idem per la scelta che in città è guardata con più sospetto, quella di attribuire le deleghe al Patrimonio all'assessore al Bilancio, Maurizio Romiti. "Non vedo perché - replica Concina - dal momento che da che mondo è mondo la delega al Patrimonio è strettamente legata alla materie Bilancio, Finanza, Tributi, Cassa".

Insomma, semplicemente per Concina la giunta così avrebbe "più senso". E comunque si vedrà presto, visto che pare gli assessori siano tutti "in prova" - per modo di dire - per tre mesi. Il termine che il sindaco avrebbe indicato per avviare una puntuale verifica sull'operato dell'esecutivo. A proposito di questo, Concina dice ormai di voler "correre" e anzi, proprio per dare gambe all'amministrazione, annuncia che nominerà presto altri consiglieri con delega, come ha fatto con Pizzo.

Pubblicato il: 16/01/2011

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