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A febbraio inizia la raccolta differenziata ad Orvieto

Una "rivoluzione" l'ha definita l'assessore Roberta Tardani. Si partirà con la distribuzione gratuita, casa per casa, di sacchetti e bidoncini

foto di copertina
ORVIETO - Entro la fine del mese la distribuzione dei kit poi a febbraio si inizia: plastica, carta, organico e vetro. Così si differenzierà sulla Rupe con la raccolta "porta a porta" gestita da Cosp Tecnoservice. Una "rivoluzione" l'ha definita l'assessore Roberta Tardani che sta animando in questi giorni, insieme ai tecnici Cosp, i primi incontri di sensibilizzazione con la cittadinanza. Ed effettivamente sarà una rivoluzione, soprattutto per le abitudini degli orvietani. Si partirà con la distribuzione gratuita, casa per casa, di sacchetti e bidoncini. Verranno direttamente gli operatori della Cosp e si renderanno riconoscibili con un tesserino vidimato dalla Municipale. Lasceranno anche deplian e calendario, con tutte le informazioni utili a differenziare correttamente i rifiuti. Ecco, il punto centrale: i rifiuti. Dovranno essere divisi in cinque sacchetti. Giallo per la plastica e il barattolame. Bianco per la carta e il cartone piccolo. Marrone per l'organico. Blu per il vetro. Infine, il sacco nero per il residuo (indifferenziato). Ci saranno giorni prestabiliti per la raccolta di ogni singola frazione. Per l'organico gli operatori passeranno tre volte a settimana. Il sacco, all'interno del suo bidoncino, dovrà essere esposto non prima delle 22 del giorno precedente alla raccolta. Da segnalare che resta in vigore la convenzione con Sao per la spazzatura del centro storico e per il ritiro degli ingombranti. Pertanto, per cartoni di grandi dimensioni o per grossi quantitativi di rami e fogliame, oltre a recarsi personalmente all'isola ecologica, è possibile continuare a contattare Sao che ritirerà gratuitamente i rifiuti in questione a chiamata. All'isola ecologica confluiranno anche tutti gli altri rifiuti differenziati ritirati da Cosp e da qui partiranno per i centri di recupero convenzionati con il Comune. Il primo effetto sarà la sparizione graduale dal centro storico dei cassonetti. In realtà, resteranno solo due postazioni fisse, sempre differenziate, presso la Piave e fuori dalle mura nei pressi di Porta Maggiore. Saranno i cosiddetti "punti di emergenza" per chi occasionalmente fosse assente in un giorno di raccolta o per chi eccezionalmente si ritrovi ad accumulare, ad esempio in occasione di una cena o di una festa, più organico o più bottiglie del normale. Tante, tantissime le curiosità della popolazione che verranno esaurite anche tramite l'attivazione, al più presto, di gazebo e punti informativi.

Pubblicato il: 14/01/2011

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