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'Attentato al paesaggio'

I democratici e Conticelli all'attacco della politica urbanistica del Comune di Orvieto. Allertano le autorità sulla possibilità di autorizzazioni in contrasto con il Piano territoriale di coordinamento provinciale e chiedono spiegazioni alla Giunta

Politica

Il gruppo consiliare "I democratici" al Comune di Orvieto ha inviato una nota all'assessore all'urbanistica della Provincia di Terni, alla Soprintendenza dei Beni culturali dell'Umbria, al sindaco di Orvieto, alle associazioni culturali ed alla stampa in cui si segnala il presunto rilascio di autorizzazioni in contrasto con il Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP). Conticelli, capogruppo dei "Democrartici" e firmatario della segnalazione, stigmatizza la politica urbanistica dell'Amministrazione ed evidenzia casi di "attentato al paesaggio, alla storia ed alla cultura della città" per le scelte operate ai danni delle pendici della Rupe, sottoposte a vincolo paesistico. La contestazione riguarda la piscina costruita sotto la Rupe ed i ripetitori di telefonia mobile e supporta con azioni amministrative la protesta espressa giorni fa dal professor Cardinali e che ha suscitato un vivace dibattito, non senza qualche nota polemica.

L'azione di Conticelli è stata ulteriormente arricchita da una interrogazione in cui denuncia le conseguenze del mancato adeguamento del Piano regolatore generale al Piano territoriale di coordinamento provinciale ed in cui si esprimono giudizi negativi su alcune importanti azioni, dalla Despina alla complanare alle zone esondabili agli indici di fabbricabilità.

Seguono i documenti originali proposti da Conticelli.

(nella foto la piscina della discordia)

La segnalazione lanciata da Conticelli e l'interrogazione presentata alla Giunta

OGGETTO: Rilascio di autorizzazioni in contrasto con il PTCP - Segnalazione.

In più occasioni abbiamo riscontrato incertezze nell'operato dell'Amministrazione comunale di Orvieto in tema di scelte urbanistiche e nella loro gestione amministrativa.

Registriamo purtroppo ulteriori gravi lacune, come dimostrato da alcuni atti autorizzativi, sulla base dei quali è stato possibile dare seguito alla costruzione di una piscina sul versante ovest della rupe (loc. podere "i Cipressi"), cui probabilmente ne seguiranno altre con caratteristiche analoghe.

La piscina, ubicata lungo la pendice che da Porta Maggiore declina verso la parte alta di Sferracavallo, è facilmente visibile dal belvedere di San Giovenale, presso la cosiddetta "Ripa Tonda", in luogo ad alta attrattività turistica ed alta valenza panoramica.

Si tratta a nostro modo di vedere di un vero e proprio attentato al paesaggio, alla storia ed alla cultura della Città, favorito da un'impostazione non illuminata del PRG in controtendenza con l'efficace azione di tutela e conservazione massima delle pendici esercitata nei decenni precedenti, ma anche da un'applicazione discutibile della disciplina sul vincolo paesistico (le intere pendici che scendono dalla Rupe e risalgono verso Canale e Sugano sono sottoposte al vincolo paesistico di cui alla ex L. 1497/39, oggi abrogata dal D.Lgs. 490/99), nel momento in cui l'Amministrazione Comunale, previo parere della Commissione Edilizia Integrata, ha rilasciato, con gli ampi poteri discrezionali che gli sono consentiti per legge, l'autorizzazione ai fini ambientali.

Se le affermazioni sopra riportate appartengono al dibattito politico, culturale e generale, ci sono aspetti procedurali sui quali si chiede specificatamente l'intervento di Codesto Assessorato.

Ravvisiamo infatti che l'autorizzazione alla costruzione della piscina suddetta (autorizzazione del Comune di Orvieto n° 7/247 dell'11/9/2001) è in contrasto con il comma 13 dell'art. 129 del PTCP, che vieta nuove edificazioni nelle aree vincolate dal punto di vista paesaggistico ove ancora non sia intervenuto l'adeguamento del PRG al PTCP stesso (adempimento ancora non svolto dal Comune di Orvieto).

Cogliamo l'occasione per estendere la presente segnalazione agli atti autorizzativi rilasciati dal Comune di Orvieto (autorizzazione n° 74/2003 rilasciata il 5/6/2003 ad H3G e n° 1013/2002 rilasciata il 08/5/2003 ad ERICCSON) per la costruzione di stazioni base per la telefonia mobile nella ex chiesa di San Giovenale, oggi adibita a ristorante.

In entrambi i casi - piscina e impianti per la telefonia - siamo di fronte ad opere realizzate con profonda indignazione di numerosi cittadini ed associazioni.

Chiediamo pertanto di procedere nel rispetto delle norme del PTCP, come pure evidenziamo che siamo in attesa di risposta da parte dell'Amministrazione Comunale che legge per conoscenza, alla nostra interrogazione del 19/8/2003, che per ogni buon fine alleghiamo alla presente, ove chiediamo chiarimenti proprio sulle conseguenze per il mancato adeguamento al PTCP.

Orvieto, 20 novembre 2003

Capo Gruppo MaurizioConticelli

Al Presidente

del Consiglio Comunale

SEDE

OGGETTO: Interrogazione su conseguenze per mancato adeguamento del PRG al PTCP.

PREMESSO

Che in occasione del dibattito del febbraio 2000 sul nuovo PRG comunale, denunciammo le gravi lacune contenute nel piano, sia a livello procedurale che delle scelte urbanistiche ivi operate, come poi i fatti hanno dimostrato, costringendo l'Amministrazione Comunale a clamorose retromarce, ora sulla complanare e sulla tutela delle pendici della Rupe/della Selciata, ora riducendo gli indici di fabbricabilità per l'eccessiva invadenza ed impatto delle zone "B" o ricorrendo ad onerose contromisure per consentire l'edificazione in zone esondabili, sino alla necessità di avviare le procedure per la revisione dello stesso piano dopo appena tre anni dalla sua approvazione;

Che, indipendentemente dalla struttura e contenuti del PRG, emergono preoccupanti incertezze da parte dell'Amministrazione Comunale in sede di gestione ed attuazione del piano medesimo, come dimostrato dall'impantanamento della pratica "Despina" (il nuovo mega-insediamento sulla S.S. Amerina), dal rilascio di concessioni illegittime in aree inedificabili per l'esondabilità dei luoghi, dal mancato rispetto del regolamento per gli impianti di telefonia mobile, infine dalla gaffe sul piano attuativo del parcheggio di Via Roma consentendo proprio al sottoscritto di ottenere l'annullamento delle relative procedure dal TAR;

Che ulteriori gravi inadempienze sembrano ora derivare dal mancato rispetto dell'art. 129 - comma 13 - delle norme del PTCP, laddove potrebbero essere state rilasciate nuove concessioni edilizie in zone vincolate ai sensi dell'art. 1 della L. 1497/39, con pesantissime conseguenze a carico dell'Amministrazione Comunale sia di tipo amministrativo che politico;

tutto ciò premesso chiediamo di sapere:

1) se sono state rilasciate concessioni edilizie in contrasto con l'art. 129 del PTCP sopra richiamato;

2) gli estremi (numero della pratica e ditta richiedente) delle concessioni edilizie comunque rilasciate in zone vincolate ai sensi dei punti 3 e 4 dell'art. 1 della L. 1497/39 a partire dall'anno successivo all'approvazione del PTCP;

3) se tale situazione è a conoscenza dei competenti uffici provinciali e regionali;

4) se sono state adottate contromisure da parte dell'Amministrazione Comunale, specificandone le caratteristiche.

Si prega di fornire risposta scritta a termini di regolamento consiliare.

Distinti saluti

Orvieto, 19 agosto 2003

Il Capo Gruppo de "i Democratici"

Maurizio Conticelli

Pubblicato il: 23/11/2003

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