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Al coordinamento del volontariato dei territori Orvietano, Tuderte, Pievese, risorse da parte della Regione per un miglior Servizio di Protezione Civile

"Un risultato che vuole andare oltre - spiega il responsabile comunale della Protezione Civile Giuliano Santelli - cercando di costruire un unico sistema di protezione civile"

Il finanziamento per bandi, legato al potenziamento del sistema di Protezione Civile emanato dalla Regione dell'Umbria, trova nel coordinamento territoriale dell'Orvietano, Tuderte, Pievese, un elemento di assoluta novità nel quadro della nostra regione.

I gruppi comunali di Orvieto, Baschi, Monteleone, Castelgiorgio (nato recentemente) e le Associazioni Prociv-Arci, Rosa dell'Umbria, Città della Pieve e Misericordia di Montegabbione e San Venanzo, hanno visto approvati tutti i progetti presentati. Non solo nuove attrezzature per rendere più efficaci gli interventi, non solo dotazioni per la sicurezza individuale dei volontari, ma anche progetti mirati quali la formazione in caso di calamità dei siti archeologici e le più appropriate tecniche di intervento, recupero e trasporto dei beni culturali presenti nei siti. Un lavoro che ha visto le Associazioni e i gruppi incontrarsi e presentare progetti comuni, con un cospicuo risparmio di risorse che, sulla base di nuovi progetti, potranno nuovamente interessare i nostri ambiti territoriali.

Su tutti, un sistema unico di telecomunicazioni che permetterà da Città della Pieve a Todi, passando per tutti gli altri comuni, di avere una rete radio di emergenza con tecnologie omogenee, linguaggi e apparati radio uguali per tutti e tra loro integrati.

"Un risultato che vuole andare oltre - spiega il responsabile comunale della Protezione Civile Giuliano Santelli - cercando di costruire un unico sistema di Protezione Civile che permetta in questi territori di avere specializzazioni e professionalità in grado di costruire una vera e propria colonna mobile di primo soccorso. Città della Pieve, Rosa dell'Umbria e Monteleone specializzati nel montaggio tende e costruzione dei campi, Prociv-Arci, nell'antincendio boschivo e nell'addestramento dei cani da ricerca, Orvieto e Baschi nella logistica, gestione delle mense e rischio idraulico, San Venanzo e Montegabbione con le Misericordie nella gestione sanitaria e socio assistenziale. Un sistema appunto che in caso di calamità possa essere in grado di dare una prima efficace risposta alle popolazioni dei nostri territori. Un salto di qualità del volontariato sempre più professionalizzato e capace di rispondere ad un più moderno ruolo all'interno del sistema Regionale di Protezione Civile".

"Dalle somme stanziate nei bandi iniziali, grazie a questo coordinamento - aggiunge - si sono avute 'economie' per circa 20.000 euro che, sulla base di una attenta analisi delle dotazioni oggi esistenti, alla luce dei finanziamenti erogati, nelle prossime settimane vedrà presentare alla Regione Umbria e al Servizio Regionale di Protezione Civile, un progetto per l'acquisto di un mini-escavatore e di alcune attrezzature per l'insacchettamento della sabbia per la realizzazione di arginature di emergenza. Con questi bandi la Regione Umbria e il Servizio Regionale di Protezione Civile hanno operato una scelta che il volontariato umbro auspicava da tempo e che la consulta regionale del volontariato di protezione civile rivendicava come un elemento sostanziale per la crescita di tutto il sistema. Finalmente, anche grazie al rinnovato impegno dei dirigenti e dei funzionari del servizio regionale di protezione civile e alla sensibilità della presidente Katiuscia Marini, il volontariato umbro ha fatto un primo salto di qualità, come dimostra il fatto che le domande presentate per l'accesso ai contributi per l'acquisto di divise e dispositivi di protezione individuale, di attrezzature operative (bando introdotto quest'anno), di dotazioni minime per informatica e telecomunicazioni e per la realizzazione di progetti di informazione e formazione. In totale, alla Regione Umbria sono state presentate 238 domande: 66 per il bando 'A' che mette a disposizione fino a un massimo di 258 mila euro, 69 per il bando 'B' che prevede aiuti fino a un massimo di 428743,29 euro, 66 per il bando 'C' che ha una dotazione finanziaria fino a 192mila euro e 37 per il quarto bando, per il quale è a disposizione fino a un massimo di 24mila euro. Nel 2009 la Regione aveva emesso tre bandi, per i quali complessivamente erano state presentate 91 domande (47 per l'acquisto di dotazioni di informatica e telecomunicazioni, 27 per divise e dispositivi di protezione individuali, 17 per progetti di protezione civile). Il Volontariato Umbro può meglio competere - come dimostrato in Abruzzo - con quelle Regioni molto più grandi e da tempo organizzate. Per il 2011 si dovrà pensare al rinnovo dei mezzi in dotazione, per questo ci aspettiamo con la stessa determinazione e competenza istituzionale dimostrata, che si risponda anche a questa esigenza".

 

 

Pubblicato il: 12/01/2011

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