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PD. Còncina, tanti annunci niente fatti

I dirigenti del PD in conferenza stampa tirano le fila dell'anno trascorso e annunciano la dura opposizione dell'anno che verrà. Caserma, parcheggi, infrastrutture, derivati i temi caldi. Galanello: "Da troppo tempo in questo territorio si vive una sorta di ricreazione. La campanella è suonata. Chi intende tornare al banco, vi torni, chi intende continuare a giocare, se ne assumerà le responsabilità"

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ORVIETO - Caserma, parcheggi, infrastrutture, derivati: il governo Concina degli "annunci senza i fatti". Si attesta su questa linea l'opposizione dura annunciata dal Pd, di cui ieri segretario, presidente e consigliere regionale di riferimento hanno offerto un assaggio in una conferenza stampa di inizio anno. Leonardo Mariani, Pirkko Peltonen e Fausto Galanello hanno preso in esame i nodi caldi dell'attuale situazione politico amministrativa criticando l'approccio inconcludente e spesso contraddittorio della maggioranza. In primo piano anche l'esigenza dei Democratici di tornare ad essere punto di riferimento su un territorio in cui nel bene e nel male restano partito di maggioranza relativa. Insomma, un'operazione d'immagine (e di sostanza?), un cambio di passo in vista della prossima conferenza programmatica. In questo senso, sembra diretta non solo fuori dal partito ma anche al suo interno la dichiarazione di Galanello: "Da troppo tempo in questo territorio si vive una sorta di ricreazione - ha detto - La campanella è suonata. Chi intende tornare al banco, vi torni, chi intende continuare a giocare, se ne assumerà le responsabilità". Ma veniamo alle questioni. A partire dai ritardi sulla caserma. Mariani ha ricordato la delibera approvata all'unanimità che fissava la data di fine settembre 2010 per stabilire il destino della Piave. "Non c'è la stima dell'Ute, non c'è stata la partecipazione e a dicembre il sindaco aveva proposto delle modifiche al piano regolatore poi ritirate e mai più approfondite. Per giunta - ha detto Mariani - si parla di concludere l'operazione entro il 2011 e si parla di vendita, senza dire che al momento la soluzione è solo la concessione e che qualsiasi altra decisione deve passare per il consiglio comunale". Quanto alle infrastrutture: bene l'affidamento della complanare, ma contestualmente alla decisione, il Comune avrebbe dovuto preoccuparsi di provvedere almeno alla progettazione di variante di Sferracavallo e viabilità di raccordo. Ma avrebbe dovuto trovare anche le risorse che mancano per finirla, "altrimenti - ha detto Mariani - era meglio non affidarla". Galanello è anche tornato a lanciare l'allarme sul casello che "temo ci stia sfuggendo" ha detto e ha dato la colpa ad un accavallarsi caotico di progetti senza alcuna priorità (insomma della mancanza di scelte chiare nell'ambito di una strategia complessiva) per lo stop della variante ai fori di Baschi che non ha mai trovato i finanziamenti. Infine il Pd critica la moratoria sugli swap, un accordo che "contraddice l'intenzione dell'amministrazione di pochi mesi fa di seguire le vie legali". I Democratici tirano in ballo anche i revisori dei conti ai quali chiedono un giudizio sulla trattativa privata data per certa in sede di assestamento e poi andata a monte. Ma criticano anche la delega al Bilancio che il sindaco ha affidato a Pizzo (Udc) per affiancare l'assessore Romiti. Una contraddizione: "Pizzo fa le pratiche e se le vota" ha osservato Mariani. Infine, il neo segretario a margine della conferenza, ha indicato Giuseppe Germani come il nome sul quale i consiglieri Pd sarebbero d'accordo per il ruolo di capogruppo. Ricordiamo che Germani è dimissionario da tale ruolo. Le dimissioni sono state motivate a suo tempo in modo piuttosto articolato in una lettera, non si conosce pertanto la disponibilità del consigliere a tornare a rivestire tale figura.

Pubblicato il: 09/01/2011

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