Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Pacelli assessore. Grazie, ma nessuno me lo ha chiesto

Pacelli puntualizza  poi che è iscritto al PD e quindi da ci sarebbe anche una questione politica...

foto di copertina

ORVIETO - Presunte incompatibilità, impegni di lavoro, "sorpresa" e addirittura "sconcerto". Ma non una smentita. Semmai una "precisazione" quella di Leandro Pacelli, dirigente nazionale Coop, ex Pci, dato da molti come il favorito per ricoprire il ruolo di assessore al Bilancio al Comune di Orvieto, al posto del manager Maurizio Romiti. L'indiscrezione, anticipata ieri, ha creato un certo scompiglio sulla Rupe. E se nessun commento ufficiale arriva né dal sindaco Toni Concina, in questi giorni in vacanza a Cortina dopo l'"abbuffata" di Umbria jazz winter, né dal presidente del consiglio comunale, Marco Frizza (che le indiscrezioni vogliono come primo fautore dell'operazione), a commentare la notizia è, invece, il diretto interessato. Leandro Pacelli, terminata la permanenza orvietana in occasione delle feste, afferma di aver letto la notizia con "sorpresa e sconcerto". "Tengo a precisare - afferma il manager - che nessuna proposta di incarico, neanche a livello informale, mi è stata avanzata dal sindaco Concina, né dal presidente del consiglio comunale Frizza". Detto ciò, Pacelli fa un quadro realistico della situazione, dipingendo un quadro di presunte incompatibilità. O comunque di ostacoli. "Per quanto riguarda l'ipotesi ventilata - afferma - al momento, i miei attuali impegni di lavoro non mi consentirebbero di presidiare con assiduità un assessorato pesante e strategico, considerata la situazione finanziaria del Comune di Orvieto. Preciso, inoltre, che il sottoscritto aderisce al Partito Democratico nella nuova località di mia residenza, Castiglione Del Lago, e come tale c'è anche un problema politico". Già assessore comunale e poi alla guida dell'Agenzia di promozione turistica locale negli anni Settanta, Pacelli dice di essere comunque a disposizione della città e anzi - particolare non trascurabile - richiama proprio l'impegno bipartisan che caratterizzò gli anni Settanta e Ottanta per l'elaborazione del Progetto Orvieto, suggerendo l'opportunità di riproporre oggi quelle larghe intese per traghettare il Comune fuori dalle secche. "Come orvietano - afferma - e per gli incarichi che ho presidiato in passato, sono molto attento e coinvolto dalle vicende amministrative della città, e come tale non rifiuto mai di esprimere il mio parere e le mie valutazioni a coloro che mi interpellano, a prescindere dalla collocazione politica, che resta una scelta personale sempre da rispettare. A titolo quindi esclusivamente personale, considerata la critica situazione del bilancio comunale, ritengo che le forze politiche, imprenditoriali e sociali di Orvieto dovrebbero temporaneamente derogare agli interessi di parte, per condividere un processo di risanamento difficile e doloroso ma inevitabile. Rammento che nella, seconda metà del secolo scorso, l'unità delle diverse componenti sociali è stata determinante per conseguire obiettivi - autostrada - Legge Speciale - che hanno rilanciato lo sviluppo della città".
Qualcosa di più si saprà al rientro del sindaco dalla Perla delle Dolomiti, in ogni caso ormai entro la prossima settimana sembra che il primo cittadino scioglierà il nodo dell'esecutivo.

 

Pubblicato il: 06/01/2011

Torna alle notizie...