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Rimaneggiamento della Giunta orvietana. A Pacelli il posto di Romiti?

E' il nome più chiacchierato in questi giorni negli ambienti politici orvietani. Il manager, da tempo lontano dalla Rupe per lavoro, ma dove torna puntualmente e dove ha mantenuto amicizie e frequentazioni, è dato come la possibile new entry nella giunta Concina

foto di copertina

ORVIETO - Dirigente nazionale Coop, ex Pci e amministratore locale negli anni Settanta nella stagione in cui si gettarono le basi del Progetto Orvieto. È Leandro Pacelli il nome più chiacchierato in questi giorni negli ambienti politici orvietani. Il manager, da tempo lontano dalla Rupe per lavoro, ma dove torna puntualmente e dove ha mantenuto amicizie e frequentazioni, è dato come la possibile new entry nella giunta Concina. Anzi, alcuni ben informati, la darebbero già per cosa fatta.

Le deleghe? Difficile a dirsi, visto che in programma ci sarebbe non solo un rimpasto, ma anche una redistribuzione di competenze all'interno dell'esecutivo comunale. Il tutto, certamente, alla luce delle dimissioni dell'assessore Cristina Calcagni (Istruzione, Politiche giovanili, Pari Opportunità, Informatizzazione) ma anche e soprattutto alla luce della nuova maggioranza che dal 20 ottobre scorso appoggia la giunta Concina. Il sindaco ha sempre ribadito di non subire pressioni per il riconoscimento di contropartite. È pur vero, però, che il nome di Pacelli sarebbe fortemente "sponsorizzato" dal presidente del consiglio comunale, Marco Frizza di recente passato in maggioranza.

Pacelli, secondo alcuni, potrebbe ricevere le deleghe al Bilancio, ora affidate al manager Maurizio Romiti, per la verità con impegno da molti giudicato intermittente (nella migliore delle ipotesi).  Al punto che il sindaco, tra mille polemiche, gli ha "affiancato" il consigliere Udc, Piergiorgio Pizzo. A nessuno sfuggirà che l'operazione, se realizzata, avrebbe anche una valenza politica, per le indubbie simpatie che Leandro Pacelli - ex  dirigente del Pci e tuttora legato agli ambienti del Pd - riscuote a sinistra.

Con Pacelli poco più che ventenne, nei primissimi anni Settanta, nasce ad Orvieto l'assessorato al Turismo. Sono gli anni in cui si scommette sul futuro, si ristruttura, sorgono i primi alberghi. Gli anni in cui si inizia a ragionare sull'area vasta e Orvieto si propone come realtà pilota per innovazioni dal punto di vista politico e di promozione turistica. Nel 1975 - sindaco Wladimiro Giulietti - Pacelli va poi alla guida  della nuova Azienda di promozione turistica dell'Orvietano. È insomma tra i protagonisti, insieme ai nomi emergenti di quegli anni - Franco Raimondo Barbabella, Roberto Antonio Basili - della stagione che portò successivamente, nel 1986, al finanziamento della Legge Speciale e al Progetto Orvieto. Ora, a distanza di circa trent'anni, per Pacelli potrebbe aprirsi una nuova esperienza amministrativa, in una fase nuova e per certi versi simile a quella di allora. Per alcuni, l'assessorato di Pacelli sarebbe ormai molto più che un'indiscrezione.

A conferma indiretta anche gli abboccamenti che, in questi ultimi giorni, si sono consumati su tavoli informali a margine dei concerti di Umbria jazz winter, in cui Pacelli è stato avvistato in più di una occasione in compagnia del sindaco Toni Concina e del presidente del consiglio comunale Marco Frizza. In ogni caso, novità sulla composizione della giunta comunale potrebbero arrivare presto. Probabilmente già entro la metà di questo mese di gennaio. (S.T.)

Pubblicato il: 05/01/2011

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